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Atalanta-Genoa 1-4: il Grifone vola in zona Europa, nerazzurri salvi lo stesso

BERGAMO – Licenza Uefa o no, il Genoa approfitta al meglio delle sconfitte di Inter e Sampdoria e sorpassa i blucerchiati e la Fiorentina (impegnata domani al Franchi contro il Parma) in zona Europa League, portandosi al quinto posto solitario in classifica. Merito della bella vittoria in quel di Bergamo: un 4-1 che non lascia dubbi quello rifilato all’Atalanta. Bergamaschi che comunque festeggiano al triplice fischio finale per aver raggiunto l’aritmetica salvezza grazie al contemporaneo ko interno del Cagliari contro il Palermo. Insomma, una festa per tutti all’Atleti Azzurri d’Italia.

OMAGGIO DI BURDISSO, PINILLA NON SBAGLIA – Reja, privo degli squalificati Denis, Biava, Zappacosta e Avramov, schiera un 4-3-3 con il ritorno in difesa di Cherubin e Stendardo. Centrocampo a tre con Carmona, Cigarini e Migliaccio. In attacco con Pinilla ci sono D’Alessandro e Gomez. Gasperini è senza gli squalificati De Maio e Tino Costa e propone il suo 3-4-3 con Rincon ed Edenilson esterni di centrocampo e Bertolacci e Kucka al centro. In attacco Iago Falque, Pavoletti che rimpiazza l’infortunato Niang, e Lestienne. Il Genoa fa la partita giocando a memoria e mettendo spesso in difficoltà i padroni di casa. Dopo pochi secondi Lestienne, servito da Iago Falque, impegna Sportiello con un insidioso tiro-cross. Il portiere nerazzurro neutralizza anche un bolide da fuori di Bertolacci. Poi viene fuori l’Atalanta e Cherubin è pescato tutto solo in area, ma non tira al volo. Stoppa e poi gira in rete ma trova Perin. Ci prova anche Pinilla da lontano, senza fortuna. Al 17’ episodio chiave: punizione per l’Atalanta in area e Burdisso, tutto solo, alza una mano e tocca la sfera. Rigore ingenuo e netto. Sul dischetto va Pinilla che spiazza l’ex compagno di squadra Perin.

PAREGGIA PAVOLETTI – Dopo il gol l’Atalanta arretra e subisce il gran forcing del Grifone. Cigarini non è in giornata e perde spesso palla, quindi la manovra dei bergamaschi ne risente parecchio. Alla mezz’ora l’arrembaggio del Grifone viene giustamente premiato: traversone dalla destra di Bertolacci e Pavoletti di testa supera Stendardo e infila Sportiello. L’Atalanta va a sprazzi e sull’unica intuizione di Cigarini del primo tempo, Dramè si presenta solo in area: gran controllo e sinistro che Perin respinge. Al 41’ altra ingenuità difensiva genoana, stavolta a opera di Roncaglia: il difensore tocca sul tallone D’Alessandro che cade in area. Sarebbe rigore, ma Gervasoni non fischia nulla. In pieno recupero colpo di testa di Bertolacci, tra i migliori in assoluto, e Pinilla salva sulla linea a portiere spiazzato.

MAGIA DI BERTOLACCI – Al 12’ del secondo tempo la partita prende una direzione precisa in direzione Genova. Bertolacci prende palla al limite, scavalca Cherubin con un magico tunnel e davanti al portiere in uscita lo spiazza con un tocco di piatto sinistro. Un gol meraviglioso che cambia l’equilibrio in campo. Sì, perché l’Atalanta accusa il colpo e il cambio tra Cigarini e Moralez non porta i risultati che Reja sperava.

DOPPIO IAGO, IL GENOA DILAGA – Al 16’anzi è proprio Maxi Moralez che perde palla a centrocampo, il Genoa riparte con Lestienne, tocco per Pavoletti che serve in area Iago Falque. Posizione defilata a destra ma splendido sinistro sul secondo palo e 3-1 Genoa. Rincon un minuto dopo impegna Sportiello, mentre dall’altra parte Maxi Moralez, servito di tacco da Pinilla, sbaglia tutto e conclude altissimo. Reja si gioca anche la carta Bianchi al posto di D’Alessandro, mente Gasperini fa entrare Bergdich al posto di Lestienne. Al 28’ siamo 4-1: Pavoletti gira per Iago Falque che non ha problemi a entrare in area, Cherubin aspetta e lo lascia fare e Iago a giro infila ancora Sportiello sul secondo palo, chiudendo di fatto il match. L’Atalanta con orgoglio cerca un’altra rete soprattutto nel recupero. Burdisso si immola su Migliaccio mentre Pinilla raccoglie una respinta di Perin ma conclude male colpendo la parte alta della traversa da ottima posizione. Festa sottotono per la permanenza in A per i nerazzurri, ma comunque festa. Mentre il Genoa sogna alla grande.

Atalanta-Genoa 1-4 (1-1).
Atalanta (4-3-3):
Sportiello 6, Bellini 5,5, Stendardo 5, Cherubin 4,5 (29′ Benalouane 6), Dramè 6; Carmona 5,5, Migliaccio 5,5, Cigarini 5 (14′ st Moralez 5), D’Alessandro 5 (20′ st Bianchi 5), Pinilla 6,5, Gomez 5,5. (78 Frezzolini, 24 Merelli, 3 Del Grosso, 5 Scaloni, 16 Baselli, 27 Rosseti, 28 Emanuelson, 95 Grassi, 99 Boakye). All. Reja 5.
Genoa (3-4-3): Perin 6,5, Roncaglia 5,5, Burdisso 5, Izzo 6,5, Rincon 6,5, Bertolacci 7,5 (38′ Mandragora sv), Kucka 7, Edenilson 6,5, Iago Falque 7,5 (41′ st Tambè sv), Pavoletti 7, Lestienne 5,5 (21′ st Bergdich 6). (23 Lamanna, 39 Sommariva, 35 Soprano, 37 Panico, 87 Gulli, 93 Laxalt, 97 Ghiglione). All. Gasperini 7.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Reti: nel pt 18′ Pinilla (rig), 30′ Pavoletti, nel st 12′ Bertolacci, 16′ e 28′ Iago Falque.
Recupero: 2′ e 3′.
Angoli: 9-7 per l’Atalanta.
Ammoniti: Izzo, Migliaccio, Carmona, Pinilla per intervento falloso.
Spettatori: paganti 6.203, abbonati 10.678. Incasso 60.851 euro.

Fonte: Repubblica

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