MILANO – Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, ha quasi perso la voce, la sua squadra è partita bene, è andata in vantaggio contro la Juventus, ma alla fine è stata sconfitta per 2-1 a San Siro.
“DOVEVAMO FARE ANCORA GOL” – “Gli errori degli avversari a volte ti fanno perdere, a volte vincere” ha detto Mancini ai microfoni di Sky. “Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma non doveva finire 1-1. Dovevamo fare 2-0, 3-0. Invece siamo stati ingenui. Quando la Juve la pressi e la metti lì devi segnare. Il secondo tempo è stato più equilibrato, ci sono state occasioni per loro e per noi che abbiamo sbagliato, dobbiamo essere più cattivi nel fare gol. Non basta giocare bene e basta queste partite, devi fare di più”.
“EUROPA LEAGUE ORA DIFFICILE” – Il tecnico interista ora vede sempre più lontana l’Europa League. “Ormai è difficile, però noi dobbiamo lavorare per costruire qualcosa di importante con il lavoro e anche mettendo nella squadra giocatori di esperienza, di qualità, che sanno giocare certe partite e che alzano il livello tecnico della squadra. Quando un ragazzo gioca con un grande campione è spinto a dare di più. San Siro? Pesa un po’ troppo, ma su questo dobbiamo lavorare, cercando di perdere meno e vincere quasi sempre. Juve troppo forte? Il divario può diminuire, ma in questo momento sono più forti di tutti”.
ZANETTI: “UNA VERGOGNA DOVER RISPONDERE A SACCHI” – “Voglio fare tanti auguri a Massimo Moratti, 70 anni sono importanti. Ha dato molto all’Inter e al calcio in generale e speriamo di fargli un bel regalo”. Queste le parole vicepresidente del club nerazzurro, Javier Zanetti, ai microfoni di Sky Sport nel pre-partita della gara di oggi con la Juventus. L’argentino ha replicato anche ad Arrigo Sacchi e alle sue dichiarazioni sul triplete nerazzurro, definito “una vergogna” per la mancanza di italiani. “Preferisco non commentare questa frase. Manca di rispetto a una società come la nostra – sottolinea Zanetti -. Noi abbiamo fatto la storia, credo che nel 2015 parlare di queste cose sia vergognoso”. Inter
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- Roberto Mancini