SPAZI INTASATI Al 10’ della ripresa Benitez si accorge che qualcosa non funziona nel motore del suo Napoli, toglie Gabbiadini, inserisce Hamsik, tentando di ristabilire la parità a centrocampo, ma la mossa non è la medicina giusta. Il Dnipro segna, grazie alla solita disattenzione difensiva del Napoli, Benitez butta nella mischia Mertens al posto di Insigne e a questo punto viene spontanea la domanda: perché due tra i migliori, cioè Hamsik e Mertens, sono partiti dalla panchina? Il problema della squadra di Benitez è la mancanza di idee e di qualità in mezzo al campo. I piedi ruvidi dei mediani non sono adatti a servire adeguatamente gli attaccanti. Per gli ucraini è abbastanza semplice costruire il successo aggrappandosi alla grinta, alla determinazione e all’occupazione degli spazi difensivi.
QUANTI ERRORI Troppi i passaggi sbagliati: su 558 appoggi soltanto il 78,7 per cento va a buon fine. L’imprecisione regna sovrana: Ghoulam, Albiol, Callejon e Insigne sono a quota 12 errori, Higuain a 11, Inler e Britos a 10. Dove si vuole andare se non si riesce a fare un passaggio elementare? Inoltre, a che serve avere il 63,2 per cento del possesso palla se poi non si sfruttano a dovere le iniziative? I 27 cross producono ben poco, anche perché il portiere ucraino e i suoi compagni della difesa sono sempre molto attenti. E altrettanto si può dire delle 212 verticalizzazioni e degli 80 lanci effettuati, che sono lo specchio delle disperazione e dell’assenza di fantasia che imprigiona il Napoli. Non ci sono i guizzi, non ci sono i dribbling (solo 10 riusciti), non ci sono i lampi improvvisi che possono accecare il nemico. E il Napoli piomba nel buio totale.
La Gazzetta dello Sport