Genoa-Torino 5-1: Grifone in formato europeo, granata fuori dai giochi
GENOVA – Gian Piero Gasperini, alla vigilia, l’aveva detto: “Il Genoa crede ancora nell’Europa e farà tutto quanto in suo potere per raggiungerla”. Sembravano parole da aziendalista, per tirare su un ambiente depresso dalla mancata concessione della licenza Uefa. I fatti, invece, danno ragione al tecnico rossoblù: la reazione del Genoa, nel posticipo contro il Torino, è rabbiosa e si traduce in un 5-1 che taglia fuori i granata dalla corsa all’Europa. La punizione di El Kaddouri, che aveva risposto all’iniziale vantaggio firmato Iago Falque, aveva illuso Ventura. La doppietta di Tino Costa, inframmezzata dagli splendidi gol di Bertolacci e Pavoletti, riporta il sorriso sui volti dei tifosi genoani, che si godono una squadra degna dell’Europa, checché ne diranno i documenti ufficiali.
GRIFONE COL TRIDENTE – Gasperini sorprende tutti e sceglie il 3-4-3, rinunciando a Tino Costa per affidarsi dal 1’ a Marco Borriello (scelta che invertirà nella ripresa), centrale nel tridente completato da Niang e Iago Falque. Classico 3-5-2 per il Toro, con Quagliarella e Maxi Lopez di punta, mentre a sinistra non c’è Darmian: Ventura opta per Molinaro che, soprattutto nel primo tempo, è la principale spina nel fianco dei rossoblù.
SBLOCCA FALQUE – Il primo tempo è per lo più di marca rossoblù, in campo con una maglia storica che ricorda il primo scudetto, conquistato nel 1898. Il Grifone spinge a testa bassa fin dai primissimi minuti, approfittando della passività del Toro e di una forma fisica invidiabile, e al 18’ passa: è Niang a lanciare la ripartenza rossoblù, Borriello riceve il passaggio in verticale e lo gira verso il centro dell’area dove Iago Falque, complice il mancato intervento di Maksimovic, è libero di insaccare. Se una colpa ha la squadra rossoblù, è quella di non affondare il colpo: il Toro riesce comunque a presentarsi dalle parti di Padelli, complice qualche disattenzione di troppo della difesa.
EL KADDOURI ILLUDE VENTURA, POI INGANNA PADELLI – Sebbene la ripresa si apra con l’infortunio di Quagliarella (problema muscolare all’inguine per lui, lo rileva Martinez), il Toro non molla e tramuta in oro l’occasione più ghiotta capitatagli: Perin è pietrificato sulla punizione di El Kaddouri, che riporta i granata in linea di galleggiamento. L’illusione, però, dura solo otto minuti: è lo stesso belga-marocchino a deviare in rete, con la schiena, la punizione del subentrato Tino Costa. Ventura non ci sta, inserisce Amauri e passa al 4-3-3. Il tridente, però, non funziona: il 3-5-2 dà maggiore compattezza al Genoa che non molla più un pallone e, nel finale, dilaga.
GOLEADA ROSSOBLÙ NEL FINALE – Bertolacci dà il via alla festa con uno splendido destro a giro dal limite, nel recupero vanno a segno anche Pavoletti (spettacolare il suo diagonale in caduta, da posizione quasi impossibile) ed ancora Tino Costa, che insacca agevolmente a porta sguarnita il gol del 5-1, nell’ultimo dei cinque minuti di recupero. Aspettando che le carte bollate possano restituire al Grifone la licenza di sognare, il Genoa può ancora credere nell’Europa. Fuori dai giochi, ormai, il Toro, punito comunque al di là dei demeriti in questa notte di Marassi.
GENOA-TORINO 5-1 (1-0)
GENOA (3-4-3): Perin 6, Roncaglia 6, Burdisso 6.5, De Maio 6, Edenilson 6.5, Kucka 6,5, Bertolacci 7.5, Rincon 6.5, Falque 7.5 (41′ st Izzo sv), Borriello 6.5 (8′ st Costa 7), Niang 7 (24′ st Pavoletti 7). (23 Lamanna, 39 Sommariva, 2 Tambè, 16 Lestienne, 18 Bergdich, 38 Mandragora, 93 Laxalt). All.: Gasperini
TORINO (3-5-2): Padelli 5, Maksimovic 5, Glik 5.5, Moretti 5.5, Bruno Peres 6 (36′ st Amauri sv), Benassi 5 (24′ st Farnerud 5), Gazzi 5.5, El Kaddouri 6.5, Molinaro 6.5, Quagliarella 6 (4′ st Martinez 5.5), Maxi Lopez 5.5 (1 Ichazo, 13 Castellazzi, 4 Basha, 8 Farnerud, 15 Gonzalez, 18 Jansson, 20 Vives, 21 Silva, 36 Darmian). All.: Ventura
ARBITRO: Orsato di Schio
RETI: 18′ pt Falque; st, 16′ El Kaddouri, 24′ e 50′ Costa, 42′ Bertolacci, 47’ Pavoletti
ANGOLI: 5 a 2 per il Genoa
RECUPERO: 0 e 5’
AMMONITI: Bruno Peres, Lopez, Burdisso, Roncaglia, De Maio, Moretti, Amauri per gioco scorretto; El Kaddouri per proteste
SPETTATORI: 20.000 circa.
Fonte: Repubblica