ROMA – E’ stata una stagione travagliata per Morgan De Sanctis. Prima le reazioni poco gioiose della piazza per il rinnovo contrattuale firmato a dicembre; poi alcuni errori tecnici in alcuni momenti chiave dell’annata dei giallorossi (Cska-Roma e Roma-Sassuolo). Lui – che ha preso posizione anche nei confronti del Viminale sul confronto avuto con la Curva Sud dopo Roma-Fiorentina a febbraio – conferma il suo approccio grintoso in quei momenti che richiedono fermezza, razionalità e contestuale reazione repentina. Non si limita ai fatti – con gli interventi salva-risultato nelle ultime due partite (su Zaza a Sassuolo e su Iago Falque contro il Genoa) – ma si riprende i pali della porta sulle spalle, anche a parole e in ottica futura: “Chiunque sarà nella Roma l’anno prossimo a difendere la porta, se la vedrà con me”.
All’evento organizzato dal suo sponsor personale c’erano tifosi e curiosi bramosi di autografi e di un suo commento al momento attuale della squadra. Per tutti, la parola di Morgan De Sanctis – comunicativamente parlando tra i più carismatici dello spogliatoio – rende sempre fedelmente l’immagine dell’effettivo stato delle cose: “Stiamo facendo partite più accorte non solo dal punto di vista tattico ma come impostazione e mentalità, con gente disposta a fare una corsa all’indietro in più, rispetto a prima”. Le difficoltà riscontrate dal mese di gennaio (quando la Roma distava di un solo punto rispetto al primo posto) hanno consentito comunque alla squadra di preservare il secondo posto per cui De Sanctis non teme rivali: “Siamo tornati ad essere artefici del nostro destino e quindi dobbiamo riversare tutta la concentrazione per riportare i tre punti dalla sfida contro il Milan”.
Formalità, per uno come lui, l’analisi del momento attuale della squadra. Meno standardizzato, invece, quando si tratta di dire la sua sul poco impiego di Francesco Totti da parte di Rudi Garcia e gli scenari per il futuro del suo capitano: “Parliamo di un contratto che scade nel 2016 e ci sarà tutto il tempo per parlarne serenamente quando le due parti lo vorranno. Francesco rappresenta la Roma e lo farà anche in futuro: c’è tutto il tempo per scegliere bene, nonostante le difficoltà date da quello che lui ha rappresentato per 23 anni. Sono convinto – ha dichiarato De Sanctis – che farà la scelta migliore per la Roma. Sa che il secondo posto è fondamentale perché i tifosi si sarebbero aspettati qualcosa in più da questa stagione, così come noi. Essere secondi ci permetterà di iniziare la stagione in un certo modo e dare dei mezzi alla società per fare dei miglioramenti. L’età? E’ evidente – conclude il portiere abruzzese – che tutti i giorni ti confronti con la necessità di mantenere un altissimo livello di prestazioni e che questo non possa durare per sempre: la capacità di un giocatore deve essere quella di capire quando è il momento giusto per finire una carriera dignitosamente, e in maniera sublime laddove ti viene permesso”.
Lui, invece, a finire neanche ci pensa. E, invece di limitarsi a rimuovere alcuni ‘sassolini’ dai guantoni, fa la voce grossa sul suo futuro, spiegando la sua posizione sulla possibilità di accettare un ruolo da ‘chioccia’ per la prossima stagione: “Per me conta solo il campo. Qualcuno dovrebbe guardarle più attentamente le prestazioni che uno come me sta fornendo. Ho firmato un contratto dove non c’è scritto che devo giocare per forza. Chiunque sarà nella Roma l’anno prossimo per difendere la porta – dice con tono di sfida – se la vedrà con me. Credo molto nelle mie capacità e lavoro sempre per fare in modo che i risultati siano dalla mia parte”.
serie A
- Protagonisti:
- morgan de sanctis
Fonte: Repubblica