MAURIZIO DE GIOVANNI, scrittore e giallista di culto, autore del best seller ”Il resto della settimana”, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Speravo nelle semifinali e finali di coppa anche quando eravamo in C, ma è nella natura del tifoso essere così. Vorrei poter dire che l’errore di Higuain dagli undici metri non è stata una sorpresa incredibile anche perché sapevo che Diego Lopez è un gran portiere, tra i migliori in Italia, conosce bene Higuain per averci giocato insieme al Real Madrid e, soprattutto, che il Pipita spesso non mantiene la freddezza necessaria per battere efficacemente i rigori. Sono stato più contento per l’espulsione che per il rigore, come purtroppo, si è rivelato essere. L’ingresso di Gabbiadini e Mertens hanno spaccato la partita, ma se Hamsik non trova quel tiro, non so come si mette. Per la prima volta ho visto lo slovacco capace di caricarsi la squadra sulle spalle ed ha saputo cambiare il colore sulla partita. Gabbiadini è un campione ed il velo che fatto sul gol di Higuain vale più di un assist. L’ex sampdoriano quando entra dà maggiore incisività alla squadra, ci mette sempre la firma e poi, parla la stessa lingua di Higuain. Sicuramente non è un esterno e quindi, anche per il futuro, bisognerà studiare bene la sua collocazione in campo. L’Europa League è un trofeo importantissimo e non solo per i soldi che porta e l’accesso alla Champions, ciò detto, non credo che il Dnipro sia così scarso, anzi, credo sia consapevole dei propri limiti e può dare una complessità ai 180 minuti. Il Napoli deve vincere la partita per mettere in condizione gli ucraini di doversela giocare al ritorno e quindi, avvantaggiare gli azzurri. Sicuramente non sarà una partita facile e se non si gioca con la mentalità giusta può diventare pericolosa e ne sappiamo qualcosa. Il Napoli non cambia e se non ha gli interpreti giusti avrà sempre difficoltà e credo che, soprattutto da questo dipenderà il futuro di Benitez sulla panchina azzurra”.