Luigi Sepe: “A Napoli solo da titolare, Andujar fortunato, gli azzurri possono vincere l’ Europa League e arrivare secondi in Campionato”
Una stagione da incorniciare, protagonista assoluto di gran di prestazioni. La maglia azzurra, quella dell’Empoli, oggi la porta con la speranza che può diventare concretezza di vedersi addosso un altro azzurro, quello che ama, del quale è tifoso, quello del Napoli. Luigi Sepe è stato raggiunto dai microfoni di NapoliStyle.it:
In questi mesi hai dichiarato che a Napoli a fare la riserva non verresti…Sei stato travisato o è quello che pensi realmente?
“E’ quello che penso realmente. Lo penso perché sono arrivato in A a 23 anni e voglio costruirmi una carriera. Anche se la mia squadra del cuore è il Napoli, preferisco giocare. Il Napoli lotterà per vincere lo scudetto e giocare la Champions, per me sarebbe il massimo”.
Lo sai che si parla tanto di te in città? I napoletani credono tanto in te vista la grande stagione ad Empoli…
“Mi fa piacere, vuol dire che sto lavorando bene e non posso che essere contento. Spero di finire questo campionato nel migliore dei modi. Non so come andrà a finire giovedì, ma spero di raggiungere presto l’obiettivo salvezza con l’Empoli per poi parlare tra un mese del mio futuro”.
Cosa ti senti di dire da tifoso del Napoli a chi ha criticato la stagione azzurra?
“Il Napoli non può essere criticato. E’ in semifinale di Europa League ed è a 2 punti dal terzo posto e a 3 dal secondo con uno scontro diretto in casa. I tifosi devono essere contenti di ciò che sta facendo la squadra ed esseri consapevoli del fatto che in un campionato ci sono delle partite che possono andare male. Nulla è dato per scontato”.
E’ stato decisivo l’avvicendamento tra Rafael e Andujar?
“Non credo. E’ stata una questione di fortuna. Benitez ha messo fuori Rafael nel momento peggiore del Napoli, si veniva da qualche sconfitta di troppo. Si è ripreso ora, anche grazie alle parate di Andujar, ma sono convinto che sarebbe stato lo stesso anche se ci fosse stato Rafael tra i pali”.
Quale qualità dei due preferisci?
“Due portieri diversi tra loro. Uno giovane ad inizio carriera e l’altro alla fine della propria. Rafael ha 24 anni, Andujar supera i 30 ed è al massimo delle sue qualità. Bisogna credere in Rafael, non tutti possono far bene al primo anno. Lui ce la farà, ma con il tempo”.
Hai esordito con la maglia del Napoli contro la Fiorentina. Cosa ricordi di quel momento?
Hai avuto la forza di ricaricare le batteria nonostante quella disattenzione…
“Quell’errore mi ha fatto crescere tantissimo. All’epoca ero ritenuto un buon portiere, dopo quell’infortunio sono tornato con i piedi per terra, capendo che non era come si diceva. Ho lavorato, sono stato due anni in serie C e uno in B, oggi mi ritengo abbastanza forte caratterialmente e pronto ad affrontare chiunque, anche se qualche volta l’errore può scappare”.
Europa League e campionato, secondo posto e Varsavia: obiettivi raggiungibili entrambi dal Napoli?
“Senza dubbio, lo spero da tifoso del Napoli. Guardo il calcio tutti i giorni e dico che il Napoli è la seria candidata per il secondo posto e che può vincere l’Europa League. Il Napoli dell’ultimo periodo è forte, subisce pochissimo e sta giocando veramente molto bene”.
La difesa dell’Empoli è il punto di forza sul quale si basa il gioco di Sarri. Si esalta il tecnico come è giusto che sia, ma anche il portiere sta facendo la sua parte…
“Siamo una squadra di giovani che si aiutano uno con l’altro. Abbiamo fatto un campionato bellissimo. Ci manca qualche punto e speriamo di ottenerlo quanto prima, continuando a metterci in mostra”.
Ma cosa è successo tra Denis e Tonelli?
“E’ stato un brutto episodio che fa male al calcio. Una reazione brutta di Denis, nessun calciatore dovrebbe reagire in quel modo. Solo lui sa cosa gli passa per la testa”.