TORINO – “Dopo alcuni giorni si assapora meglio il gusto di un’impresa”. Massimiliano Allegri si gode la sua Juve nel G4 dell’Europa che conta. Rispedisce al mittente le critiche per la prestazione di Montecarlo: “Sono state esagerate, contava soltanto il risultato”. Confida nella possibilità di riavere Pogba in tempo per la semifinale di ritorno contro il Real Madrid in programma il 13 maggio: “Paul potrebbe essere a disposizione”. E chiede ai suoi l’ultimo sforzo tricolore, a partire da domani in casa del Torino: “E’ una partita importantissima, perché è un derby e perché noi siamo ancora a caccia di punti-scudetto”.
Assente lo squalificato Marchisio, tre gol nelle ultime cinque stracittadine, il tecnico livornese dovrebbe confermare per la terza volta consecutiva il 3-5-2: Barzagli oppure Ogbonna a puntellare la difesa, Pirlo in regia scortato da Vidal e Pereyra (o Sturaro), Lichtsteiner e Padoin in corsia e in attacco Morata in coppia con uno tra Tevez e Llorente.
Massimiliano Allegri, come si sta in semifinale di Champions? Ha ricevuto dei messaggi particolari?
“Quando raggiungi un obiettivo così importante arrivano messaggi da tutti. Non mi hanno fatto piacere certe critiche esagerate rivolte ai miei ragazzi: la cosa più importante era raggiungere le semifinali. Abbiamo giocato un po’ peggio del solito, ma il risultato conta più della prestazione. In questo momento non si può chiedere di più a una squadra che è in testa al campionato con diversi punti di vantaggio sulle inseguitrici ed è in finale di Coppa Italia. Dopo tre ottime stagioni, la Juve si sta confermando e migliorando”.
Crede che le differenti situazioni in campionato di Juve e Real Madrid possano pesare in vista delle semifinali di Champions?
“Non credo, quando arrivi a giocare una partita così importante le motivazioni sono talmente alte che la stanchezza non conta. Giocheremo contro una squadra galactica, con un allenatore che ha vinto un bel po’ di Champions. Sarà una sfida affascinante. Dobbiamo avere la consapevolezza e convinzione di poter arrivare in finale, pur sapendo la difficoltà dell’impegno che ci attende. Bisognerà essere molto bravi e magari avere anche un po’ di fortuna”.
Riuscirete a recuperare Pogba per la gara di ritorno contro le merengues?
“Lo staff medico sta facendo il possibile per recuperarlo in tempo per il ritorno. Diciamo che Paul ha una buona percentuale di essere a disposizione. Ma presto dovremmo riavere anche Asamoah, benché non sia in lista Champions. Per quanto riguarda gli altri infortunati, Romulo rientrerà in squadra lunedì e più avanti toccherà anche a Caceres. Dobbiamo recuperare più giocatori possibili”.
E’ preparato all’eventualità di vincere lo scudetto già domani in casa dei cugini granata?
“No, perché non penso che accadrà: per noi sarà dura vincere il derby e la Lazio difficilmente perderà punti all’Olimpico contro il Chievo. Detto questo, domani non dobbiamo pensare alla Champions, ma soltanto al Torino. Abbiamo tre partite per chiudere il discorso-scudetto”.
Ha qualche amico del Toro che ha sentito in questi giorni che anticipano la stracittadina?
“Credo che il mio unico amico del Toro sia Sasà Sullo, il vice di Ventura, con il quale ho giocato insieme (a Pescara nel 1999-2000; ndr).
Quanta fretta ha, in ottica Champions, di chiudere matematicamente la questione-scudetto?
“Il derby è una partita difficile, diversa da tutte le altre, indipendentemente dalla distanza che separa le due squadre in classifica. Affrontiamo un Toro che ha fatto grandi cose in campionato, grandissimi cose in Europa ed è ancora in corsa per un posto in Europa League. La squadra di Ventura è molto organizzata, servirà grande concentrazione. Non abbiamo fretta di chiudere il campionato, ma abbiamo la necessità di fare altri punti”.
Domani schiererà i titolari oppure farà un po di turn over in vista del turno infrasettimanale allo Stadium contro la Fiorentina?
“A parte Evra, ho tutti i giocatori a disposizione. Oggi valuterò le condizioni di Tevez e di tutti gli altri. In campo andrà la formazione migliore per affrontare la partita contro il Toro”.
In che cosa il Toro potrebbe essere superiore alla Juve?
“In questi ultimi anni il Toro ha fatto un lavoro importante, ma non credo sia superiore alla Juve. Certo, Bruno Peres all’andata ha fatto 70 metri palla al piede prima di segnare: si poteva fare un filino meglio, ma lui è stato molto bravo. I granata hanno fatto una partita straordinaria all’Olimpico contro lo Zenit. Sono molto bravi ad abbassare i ritmi. Bisognerà dare grandissima importanza a questa partita, perché è un derby e perché noi siamo ancora a caccia di punti-scudetto”.
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