Fiorentina, il Siviglia non fa paura: ”Felici di poterli sfidare”
FIRENZE – L’urna di Nyon ha deciso così: sarà il Siviglia l’avversaria della Fiorentina nelle semifinali di Europa League. Andata il 7 maggio al Pizjuan, ritorno il 14 al Franchi. Dunque dopo aver eliminato Tottenham, Roma e Dinamo Kiev adesso i viola se la vedranno contro i campioni in carica. Coloro che negli ultimi nove anni hanno alzato questo trofeo per ben tre volte: 2006, 2007 e 2014. La formazione allenata da Unai Emery nella passata stagione ha battuto ai calci di rigore il Benfica. In questa competizione, invece, gli andalusi hanno eliminato ai sedicesimi il Borussia Mönchengladbach, agli ottavi nel derby il Villarreal ed ai quarti i temuti avversari dello Zenit. In Liga, poi, il Siviglia è alla caccia del quarto posto occupato dal Valencia (distante soltanto due punti) che permetterebbe così la qualificazione alla prossima Champions League. Una squadra tosta, decisa a conquistare la coppa europea per la quarta volta nella sua storia. Dovrà vedersela con una Fiorentina, però, poco disposta a concedere questa speranza agli spagnoli. “Affrontiamo la detentrice del titolo ma arrivati a questo punto dobbiamo avere il coraggio di sognare”. A dirlo è Sandro Mencucci, presente a Nyon insieme all’ex giocatore viola Martin Jorgensen. “Siamo felici di poter sfidare gli spagnoli – aggiunge Mencucci. Saranno due gare entusiasmanti. Che vinca il migliore. Il Napoli? Caso mai lo incontreremo in finale. Anche Benitez aveva detto di volerci evitare, ci temiamo a vicenda”. “Abbiamo pescato i favoriti ma saranno due belle gare e noi avremo la possibilità di giocare il ritorno in casa”, questo il commento di Jorgensen. Che era presente anche ieri sera al Franchi. Lui, centrocampista danese che disputò l’ultima semifinale dell’allora coppa UEFA nel 2008. La Fiorentina perse contro i Rangers ai rigori, di fronte ad un Franchi ammutolito che vide infrangersi il sogno della finale ad un passo. Quell’edizione la vinse lo Zenit, ieri eliminato proprio dal Siviglia.
SFIDA AI CAMPIONI IN CARICA – La strada che porta a Varsavia, sede della finale dell’Europa League 2015, è in fase d’arrivo. Mancano le ultime due curve. La prima a Siviglia, la seconda a Firenze. “Sarà una partita molto complicata ma questa competizione ci ha già regalato molte gioie”. Parola di Josè Ramon Rodriguez, direttore sportivo dei bianco rossi. Si incontreranno due squadre che hanno nel dna il gioco spagnoleggiante, il possesso palla e tanti talenti che in gare di questo livello potranno fare la differenza. I viola dovranno fare attenzione a giocatori del calibro di Carlos Bacca: colombiano classe ’86 con all’attivo già 22 reti in stagione. E’ lui la stella della formazione andalusa. Ma non solo. Perché Unai Emery può contare anche su un centrocampo composto da Banega, Vidal, Vitolo. A San Pietroburgo, nella sfida di ritorno dei quarti ieri sera, ha saputo soffrire per poi colpire a freddo all’85’. Quando tutto pareva portare ai supplementari, Gameiro ha affondato la formazione di Villas Boas. Sarà una sfida particolare anche per Joaquin Sanchez Rodriguez, l’esterno d’attacco viola che in passato ha giocato nell’altra squadra di Siviglia: il Real Betis Balompiè. Dove un giorno vorrebbe tornare, per concludere la sua carriera. Per lui sarà quasi un derby e notti come quella di ieri, dove il torero ha giocato ad alti livelli, non possono che infiammare i sogni dei tifosi viola. E poi ci sono Salah, Gomez, Pizarro, Borja Valero: campioni veri che in partite come queste, con la finale in palio, non possono che esaltarsi. Montella se lo augura ed è consapevole che potrà puntare sulla voglia di alzare un trofeo da parte del suo gruppo.
TRA QUARTO POSTO ED EUROPA LEAGUE – Prima della doppia sfida europea, però, i viola se la vedranno in campionato domenica pomeriggio al Franchi contro il Cagliari e mercoledì sera a Torino contro la Juventus. Poi ancora una sfida interna, quella di domenica 3 maggio contro il Cesena. In palio tanti punti per continuare l’inseguimento del quarto posto, occupato attualmente dal Napoli a + 4 lunghezze sui viola. “Montella e Salah sono i due protagonisti di questa Fiorentina – ha aggiunto Mencucci da Nyon. Montella ha dichiarato più volte di voler restare e sarà così. Salah invece si è rigenerato a Firenze: qui è diventato il beniamino della piazza e credo che entrambi saranno protagonisti nella squadra dell’anno prossimo”. La Fiorentina dunque riparte da loro, anche in vista dei prossimi appuntamenti. Con Gomez che ha raggiunto il decimo gol stagionale contro la Dinamo Kiev e pronto a recitare la parte da protagonista del finale di stagione. Col Cagliari è previsto un turnover, magari meno eccessivo rispetto a quello visto contro il Verona. Con i viola sconfitti nel finale ed il Franchi che a fine gara ha fischiato la squadra. Coi sardi sono necessari tre punti. Anche se i senatori dovranno giustamente riposare. Perché poi c’è l’Europa. Quell’obiettivo che in un colpo solo porterebbe alla conquista del primo trofeo della gestione Della Valle (dopo 14 anni), consentendo alla Fiorentina l’accesso alla prossima Champions League. I viola ci credono. Più che mai.
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