NAPOLI CALCIO A 5 – Che impresa! gli azzurri battono il kaos e centrano la salvezza
JAVI APRE LE DANZE Ivan Oranges schiera subito nella line up il rientrante Bico assieme a Botta, Javi Rodriguez e Pedrito. Agli azzurri basta poco per far male al Kaos. Infatti passano novanta secondi e Bico batte con astuzia un calcio d’angolo, Javi Rodriguez s’infila come una lama nella difesa locale e di testa porta il Napoli in vantaggio. Ee’ un avvio super, che forse neppure il Kaos si aspetta. La squadra di Capurso fatica ad organizzare la risposta perché il Napoli tesse una trama difensiva perfetta. Ci prova solo Edgar Bertoni, che però difetta di precisione. Al 10’ il Napoli in ripartenza sfiora il raddoppio con Pedrito che resiste a Pedotti ma trova l’uscita sicura di Laion. Capurso intuisce il momento di difficoltà e chiama time out, mentre arrivano buone nuove da Corigliano col Pescara che è sul doppio vantaggio. Al 13’ Soso deve compiere due grandi interventi, uno su Edgar Bertoni, l’altro su Coco, col pallone che scheggia anche il palo. I padroni di casa vanno ancora vicini al pari un minuto dopo con Kaka che sporca sul palo, in modo anche abbastanza fortunoso, un calcio di Laion. Gli azzurri resistono bene ma in ripartenza peccano di cinismo. Clamorosa l’occasione che capita sull’asse Bico-Vega. I due azzurri dialogano troppo tra di loro e la difesa emiliana sventa. Pochi secondi dopo altra potenziale occasione con Vega che ruba palla ma sbaglia la misura del passaggio in verticale, sprecando un tre contro uno. Il Kaos, pur senza brillare, trova comunque il pari a poco più di due minuti dalla sirena grazie a Pedro Espindola, al primo gol in serie A.
APOTEOSI AZZURRA La ripresa si apre con un’occasione per Pedrito: Vinicius buca il pallone ma il pivot ex Tenerife non inquadra lo specchio della porta. Ma il Napoli c’è e anche dal punto di vista atletico dimostra di essere superiore al Kaos. Al 2’ di gioco Javi Rodriguez sradica il pallone dai piedi di Titon e spinge la transizione; Laion gli dice di no ma in tap in arriva puntuale Pedrito che non sbaglia. 2-1, il Napoli torna davanti grazie al quattordicesimo gol in dieci partite dello spagnolo. Da Corigliano arrivano sempre buone notizie: il Pescara ha tutta l’intenzione di chiudere al primo posto la regular season e continua a segnare. Ma è sul campo di Ferrara che il Napoli deve sudarsi la salvezza. Capurso prova a reinventare il suo Kaos, che proprio non riesce a leggere i codici difensivi del Napoli. Gli azzurri sfiorano anche il 3-1 con Vega, poi i padroni di casa provano ad esercitare la massima pressione. Coco e Kaka trovano sempre la strada sbarrata dagli scatti felini di Soso, voglioso anche lui di prendersi una personale rivincita in serie A. Botta, Bico e Bertoni alzano a turno il muro davanti a lui, mentre Javi, Vega, Milucci e Pedrito sono come zanzare pronte a succhiare il pallone appena si presenta l’occasione giusta. Già ad otto minuti dalla fine il Kaos prova il portiere di movimento, ma gli azzurri costringono spesso Capurso a richiamarlo in panchina perché quando il pallone ce l’ha il Napoli non scotta mai. L’unico brivido arriva sulla traversa di Coco. A poco più di tre minuti dalla fine, Ivan Oranges chiama l’ultimo time out. E’ la scossa decisiva perché il Napoli torna in campo e trova il gol di Bico, che vince un rimpallo e deposita in rete a porta sguarnita. Il Pescara dilaga a Corigliano, il Napoli deve soltanto portarla a casa. Il Kaos non ha il tempo di organizzare l’assalto perché arriva il tracciante preciso di Rodrigo Bertoni, che sigla il 4-1 e regala, praticamente, la salvezza. Nel finale arrivano i gol di Titon e Kaka, buoni solo per gli almanacchi. Il Napoli riscrive la storia. Ultimo con tre punti e zero vittorie nel girone di andata, il club dei presidenti Longobardi, Oranges e Veneruso è riuscito nell’impresa di salvarsi senza il paracadute dei playout, con sedici punti nel girone di ritorno e con l’impiego costante di calcettisti nati e formati in Campania.
L’anno prossimo in serie A, si parlerà ancora il dialetto del Vesuvio.
SALA STAMPA Lo dice con orgoglio e con carattere, quello che non gli è mai mancato anche nei momenti più bui di questa stagione. “Questa salvezza ce la siamo meritata – commenta il tecnico azzurro Ivan Oranges – ed è merito di tutti, del gruppo e della società che non ha mai smesso di farmi sentire la sua fiducia, credendo sempre nel mio lavoro ed in quello del mio staff. Ho la fortuna di allenare dei ragazzi eccezionali, che si sono messi in gioco e non hanno mai preso in considerazione l’idea di arrendersi o tirare per un attimo il fiato. Potevamo accontentarci, cullarci su un playout ma non lo abbiamo fatto perché sapevamo che questa salvezza, col lavoro e con la passione, ci apparteneva. Ne ho sentite tante in questi mesi, ma i giudizi è meglio darli alla fine – chiosa il tecnico -. Siamo salvi, anche se nessuno ci avrebbe scommesso. Futuro? Prendo in prestito le parole di Enrico Ruggeri: il futuro è un’ipotesi. Godiamoci questo momento. E’ stata una salvezza epica”.
Stremato e con lo sguardo spiritato come sempre, anche il capitano Enzo Botta non ha mai tirato il fiato. “Ringrazio tutti i miei compagni di squadra che mi rendono orgoglioso di essere il loro capitano. Numeri alla mano, siamo stati tra le prime squadre nel girone di ritorno. In casa le abbiamo vinte tutte, perdendo solo con la Luparense. Non avevamo mai vinto in trasferta, e l’unica vittoria della stagione è stata quella decisiva per la salvezza. Un finale perfetto, una salvezza che credo resterà nella storia della disciplina. Nessuno ci credeva, tranne noi…”.
KAOS FUTSAL-NAPOLI 3-4 (1-1 p.t.)
KAOS FUTSAL: Laion, Coco, Kakà, E. Bertoni, Vinicius, Failla, Titon, Espindola, Petriglieri, Halimi, Pedotti, Timm. All. Capurso
NAPOLI: Soso, Botta, Javi Rodriguez, Pedrito, Vega, D’Avalos, R. Bertoni, Milucci, Pazzi, Bico, Murolo, Sinno. All. Oranges
MARCATORI: 1’30’’ p.t. Javi Rodriguez (N), 17’48’’ Espindola (K), 2’16’’ s.t. Pedrito (N), 17’09’’ Bico (N), 18’51’’ R. Bertoni (N), 19’37’’ Titon (K), 20’ Kakà (K)
AMMONITI: Milucci (N), Botta (N), Halimi (K)
ARBITRI: Walter Mameli (Cagliari), Damiano Calaprice (Bari) CRONO: Andrea Sabatini (Bologna)