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Parma, Donadoni: “Piccole gioie ma quello che è successo rimane”

PARMA – Sette punti in tre partite, fra cui un pari a San Siro contro l’Inter e la vittoria di sabato sulla capolista Juventus. Piccoli spiragli di luce nel buoio di una stagione che resta disastrata per il Parma. Grazie alla serietà e abnegazione di Roberto Donadoni e dei suoi ragazzi, che nonostante una situazione kafkiana stanno dando tutto quello che hanno.

DONADONI: “PICCOLE GIOIE MA QUEL CHE E’ SUCCESSO RESTA” – “Tutto quello che è accaduto quest’anno ha dell’incredibile – sottolinea il tecnico, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno – E’ chiaro che anche se questi risultati ci danno piccole soddisfazioni, un aiuto a smaltire la delusione per quello che è successo, rimane l’amarezza di questa vicenda, una situazione che non si può cancellare e non si deve verificare mai più da nessuna parte in Italia”. Il Parma, però, va avanti a testa alta sul campo. “Grazie al fatto di avere avuto una certezza di quello che sarà il prosieguo da qui alla fine del campionato, con i curatori fallimentari che ci stanno parlando chiaro, ci stanno dicendo le cose per come sono mentre prima ci raccontavano delle cose puntualmente tradite dai fatti. Ci è stato fatto capire che il futuro dipende dall’oggi e per tutti questi ragazzi che vogliono proseguire la carriera questa è una vetrina che li mette nelle condizioni di essere appetibili”.

“NELL’ANDATA AVANTI PER INERZIA DOPO CAMPIONATO SCORSO” – E visto come va il Parma ora, se nel girone d’andata fosse arrivato qualche punto in più… “Per tutta quella parte del campionato si è andati avanti per inerzia – spiega l’ex ct della Nazionale – L’anno scorso si è fatto un campionato di un certo livello e inconsciamente si è finito col pensare poco al calcio e col ragionare molto su quello che stava succedendo. C’era l’apparenza che tutto si potesse risolvere, ma quando si è capito che non era più così i buoi erano già scappati dalla stalla”. Donadoni ricorda che “abbiamo perso tante partite per episodi, per situazioni figlie di quella disattenzione, di quella mancanza di concentrazione che serve poi per fare la differenza”.

“HO RICEVUTO OFFERTE MA GIUSTO RESTARE A PARMA” – La parziale serenità ritrovata è la controprova. La gente è con la squadra, vedi anche l’allenamento di ieri in mezzo ai tifosi nel Parco della Cittadella (“abbiamo chiesto che in questo finale di campionato ci stiano vicini, non per pietismo ma per la necessità di guardare gli spalti e vedere loro a sostenerci, è una delle ultime soddisfazioni che possiamo avere”), ma anche Donadoni ha i suoi grandi meriti. Poteva andare via, le offerte non gli mancavano, ma è rimasto al suo posto, come un comandante di una truppa degno di tal nome. “Ho fatto una scelta, che è stata quella di rimanere qui e andare avanti finché ne avrei avuto la possibilità e lo faccio con orgoglio. Tutti quanti faremmo più in fretta a dire ‘me ne vado’, ma questo non rientra nel mio modo di ragionare e nel carattere dei ragazzi che sono rimasti. Era la cosa più giusta e corretta da fare a dispetto di proposte più allettanti, che poi lo sono tutte quando non prendi un euro. Oggi non ho la più pallida idea di quello che sarà, ma se questo tipo di situazione ha riavvicinato qualcuno ai valori vero dello sport e del calcio, questo mi riempie di gioia e mi auguro che lo spirito torni a essere un po’ questo”.

“JUVE? HA LE QUALITA’ PER ANDARE AVANTI IN CHAMPIONS” – Il tecnico del Parma spiega anche l’idea di sponsorizzare la squadra tramite il suo ristorante: “L’ho deciso insieme agli altri due soci del ristorante, tra cui Mauro Tassotti, lo abbiamo fatto volentieri”. Donadoni vede la Juventus (piegata sabato al ‘Tardini’ dai suoi ragazzi) favorita contro il Monaco nei quarti di Champions, che domani propongono il match di andata. “Col Monaco sarà una sfida combattuta, ma la Juventus ha le qualità sia tecniche che caratteriali per poter prevalere. Ho vissuto situazioni simili da calciatore e quando c’è la giusta carica, tutto può riuscire. La Juve è stata fortunata nel sorteggio, sono certo che non perderà l’occasione di arrivare in semifinale”.

“DIMENTICO IN FRETTA SE QUALCUNO MI HA FATTO DEL MALE” – In chiusura l’allenatore bergamasco torna sulla sua esperienza alla guida della nazionale dal 2006 al 2008, chiusa dopo la sconfitta ai quarti di finale dell’Europeo. “Ho avuto l’onore di allenare l’Italia, ma ho poca memoria e subito dimentico le cose. Se qualcuno mi ha fatto del male, non m’interessa nulla. Io voglio essere lontano da quelle persone – chiosa Donandoni -, seguo l’educazione tramandatami dai miei genitori”.

parma calcio

serie A
Protagonisti:
roberto donadoni
Fonte: Repubblica

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