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Milan-Sampdoria 1-1: De Jong salva il Diavolo, ma l’Europa è più lontana

MILANO – De Jong riprende Soriano, poi il palo salva la Samp. A San Siro finisce 1-1 il posticipo della 30/a giornata tra il Milan e i blucerchiati che valeva una buona fetta d’Europa. Gli uomini di Mihajlovic difendono, quindi, il sesto posto in classifica lasciando i rossoneri a sette lunghezze. La fortuna ha poi dato una mano alla formazione doriana quando il legno ha negato a Suso il primo gol italiano.

BUON MILAN, MA NON BASTA – Inzaghi, quanto meno, per una notte non avrà gli incubi. E’ vero che il risultato sorride più alla Samp che al Milan, ma la sua squadra ha giocato una buona gara distraendosi solo in occasione del gol blucerchiato. Riuscisse ad eliminare queste disattenzioni difensive che puntualmente puniscono la retroguardia milanista, allora potrebbe iniziare a fare sogni più tranquilli. Oggi il tecnico ha “scoperto” un ottimo Suso, pur col limite di dover modificare lo schema in corso, dal 4-3-3 al 4-4-2, per esaltare al meglio le caratteristiche della giovane promessa spagnola. Resta, però, il fatto che questa squadra è Menez-dipendente. Quando il francese non c’è, come gran parte della gara di questa sera, in attacco si fa fatica a segnare. Croce e delizia, quindi, perchè proprio da un suo errore è nata l’azione che ha portato al vantaggio degli ospiti.

SINISA SUPERA L’ESAME SAN SIRO – Sorride più di Inzaghi Sinisa Mihajlovic. Per lui era una partita ricca di significati viste le numerose voci di mercato che lo vorrebbero sulla panchina del Milan la prossima stagione. Il tecnico serbo ha superato indenne l’esame San Siro e a fine gara è apparso anche rammaricato per non aver strappato addirittura i tre punti come accaduto con Roma e Inter nelle ultime giornate. E poco importa se il prossimo anno, con la casacca rossonera, potrebbe trovarsi senza Europa, quel che conta ora è riportare la Samp nel calcio continentale.

IL MATCH – E’ chiaro a tutti, vista la classifica, che a far la gara devono essere i padroni di casa e il Milan si prende subito il compito di mettere in difficoltà gli ospiti sin dalle prime battute. Sono, infatti, dei rossoneri le azioni più nitide del primo tempo con Viviano che dice no due volte su Destro, una su Van Ginkel e una su Cerci. La formazione doriana si vede con un paio di conclusioni insidiose di Eto’o da fuori e nulla più. Nella ripresa gli ospiti entrano in campo un po’ più agguerriti e Diego Lopez deve prima salvare su una punizione di Eder dal limite, poi è costretto a capitolare sul destro di Soriano lasciato incolpevolmente da solo al limite dell’area sul magnifico passaggio di Eto’o. Sotto di un gol il Milan sembra smarrirsi, alla mezz’ora, però, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Mexes di testa suona la carica trovando il salvantaggio sulla linea di Duncan, sull’angolo seguente De Jong in acrobazia trova il pareggio proprio grazie alla complicità del ghanese che col suo intervento spiazza Viviano. Il pari rimette il diavolo in carreggiata e al 37′ solo il palo nega il primo gol in maglia rossonera al giovane Suso: splendido sinistro a giro che lascia Viviano sul posto. Inutile l’assalto finale e i 5′ di recupero, la Samp esce indenne da San Siro.

MILAN-SAMPDORIA 1-1 (0-0)
MILAN (4-3-3): Diego Lopez 6.5; Abate 5.5 (26° st De Sciglio 5.5), Mexes 6, Paletta 5.5, Antonelli 5.5; Van Ginkel 6, De Jong 6.5, Bonaventura 5.5; Cerci 5.5 (17° st Suso 6.5), Destro 6 (32° st Pazzini 6), Menez 5.5. In panchina: Abbiati, Donnarumma, Alex, Bocchetti, Bonera, Rami, Zapata, Mastalli, Poli. Allenatore: Inzaghi
SAMPDORIA (4-2-3-1): Viviano 6.5; De Silvestri 6.5 (43° st Wszolek sv), Silvestre 6.5, Romagnoli 6.5, Mesbah 5.5; Palombo 6.5, Obiang 6.5; Eder 6, Soriano 6.5 (20° st Duncan 5.5), Eto’o 6.5; Okaka 5.5 (28° st Muriel 5) In panchina: Romero, Coda, Munoz, Acquah, Correa, Marchionni, Rizzo, Bergessio, Djordjevic. Allenatore: Mihajlovic
ARBITRO: Rocchi di Firenze
RETI: 13° st Soriano, 29° st De Jong
NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30000 circa. Ammoniti: Obiang, Paletta, De Jong, Wszolek, Mexes. Angoli: 6-6. Recupero: 2′; 5′.

Fonte: Repubblica

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