De Laurentiis-Napoli: adesso va in scena il grande freddo
C’è poco entusiasmo nel ritiro del Napoli. La clausura non piace a nessuno, Rafa Benitez compreso. Ma, pur controvoglia, squadra e tecnico hanno obbedito all’ordine impartito da De Laurentiis. «Ricreare lo spirito di gruppo»: l’ha giustificata così la decisione di rinchiudere i suoi tesserati a Castelvolturno, il presidente, anche se ha sminuito il senso del ritiro, intervenendo a radio Kiss Kiss Napoli. «No, non è una punizione. Mi sono reso conto che qualcosa non andava e che sarebbe stato meglio stare tutti insieme per ritrovare entusiasmo». Può darsi, ma squadra e tecnico non l’hanno presa bene, c’è grande contrarietà nel gruppo.
NOTTI BRAVE Restano le responsabilità del club, di chi ha sottovalutato il comportamento dei giocatori e di chi non è intervenuto in tempo debito per mettere in riga quelli delle notti brave. Fino a quando Higuain è stato continuo sottorete, così come Callejon; fino a quando Hamsik ha assicurato quel talento ormai sconosciuto, allora anche le scappatelle notturne sono passate inosservate. Adesso le accuse si sprecano, mentre con l’allenatore pare che si sia giunti alla resa dei conti.
CONTESTAZIONE Ma a essere contestato è stato proprio lui, De Laurentiis. «Meritiamo di più», gli hanno urlato a lungo le due curve, stanche di sostenere un progetto poco competitivo per lo scudetto e per potersi confrontare con le grandi del calcio europeo. «I tifosi vogliono vincere sempre tutto e subito. Io investo ogni anno per rinforzare la squadra», ha spiegato De Laurentiis. Probabilmente, gli investimenti fatti non corrispondono alle velleità del suo progetto. E, soprattutto, buona parte dei 380 milioni investiti nei suoi dieci anni di Napoli li hanno sborsati i tifosi, riempiendo il San Paolo e determinando in maniera concreta la spartizione dei diritti televisivi, sottoscrivendo migliaia di abbonamenti per le pay tv.
ULTIMA CHANCE Resta l’Europa League, giunta ai quarti. E il doppio confronto col Wolfsburg darà maggiori indicazioni sulle possibilità che avrà la squadra per poter ambire a questo trofeo. «Sarà una sfida molto importante. Il Wolfsburg è secondo in classifica, ma avremo il vantaggio di giocare il ritorno in casa», ha osservato De Laurentiis, che ha riservato la chiusura a Pepe Reina. La convinzione generale è che il portiere sia voluto andare via per una questione d’ingaggio, mentre il presidente ha spiegato la sua verità: «Ha accettato il compenso maggiore che gli è stato offerto dal Bayern, col quale non possiamo competere perché ha un fatturato tre volte e mezzo superiore al nostro. E poi la moglie non voleva stare a Napoli». Pronta la replica del portiere spagnolo: «Non scherziamo, non c’è mai stato un problema familiare, mia moglie e io amiamo Napoli».
La Gazzetta dello Sport