Puca: “La giustizia sportiva e il gioco dell’oca”
Gianni Puca, autore teatrale e tv, ha inviato a “Napoli Magazine” il suo pensiero dopo la decisone del giudice sportivo di chiudere per un turno la Curva Sud dell’Olimpico a causa dell’esposizione degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito avvenuta da parte dei tifosi giallorossi in occasione della gara contro il Napoli: “Leggendo la dichiarazione del presidente della Roma (“Ingiusto chiudere la curva per pochi fottuti idioti”), la domanda nasce spontanea: ma si riferiva a chi ha scritto gli striscioni vergognosi esposti sabato in curva sud contro una mamma alla quale il loro amico (con il quale sono solidali), ha ucciso un figlio, a chi stava intorno a loro e non glieli hanno strappati dalle mani, agli steward che non li hanno fatti rimuovere, ai soggetti preposti che li hanno autorizzati ad entrare nonostante contenessero le infamie peggiori, a quelli della società che – pur vedendo e riconoscendo dalle immagini televisive questi signori – non gli strappano gli abbonamenti, precludendogli l’accesso allo stadio per sempre come hanno fatto quelli del Chelsea, all’arbitro che non ha fatto sospendere la partita come prevede il regolamento, al designatore arbitrale che non ha fermato l’arbitro che non ha rispettato il regolamento, al giudice sportivo che ha scambiato la giustizia sportiva per il gioco dell’oca, ordinando “stai fermo un turno” a questi delinquenti che continueranno a deridere giustizia e parti offese, andando a vedere Roma-Atalanta in un’altra curva, a chi di potere che dovrebbe dare il DASPO a vita a questa gente, a quelli preposti ad organizzare il disordine pubblico, ai suoi giocatori che vanno pure sotto la curva a fare salotto con questi deficienti anziché consigliare loro di avvolgersi negli striscioni stessi e buttarsi nella spazzatura, a se stesso che non fa causa a questi stolti e che chiama la mamma di Ciro dopo quasi due giorni e solo dopo aver detto che non commenta gli striscioni, facendo una figura di melma internazionale? Insomma, a quali fottuti idioti si riferiva?
No, perché se la matematica non è un’opinione, questi non sono poi così pochi. E se fossero pochi e tutti gli altri si dimostrassero soggiogati da questi pochi, sarebbe ancor più grave. Vorrebbe dire che la civiltà e lo Stato si sono arresi alla violenza, ai prepotenti, agli stolti. La curva sud va non solo fermata per un turno. Va fatta un’operazione capillare. Vanno individuati singolarmente i responsabili e cancellati per sempre da ogni manifestazione sportiva, così come gli ultras che sugli asocial network stanno continuando ad offendere una Donna straordinaria dalla quale avrebbero tanto da imparare e che sta regalando i proventi di una manifestazione costruttiva del proprio dolore, oltre che ad un ospedale pediatrico napoletano, all’ospedale romano in cui si è consumata la tragedia più grave che possa colpire una madre. Vanno chiesti i danni singolarmente a questi idioti. Vanno puniti anche nel portafogli. Poi magari si devolvono in beneficenza agli stessi ospedali di Napoli e Roma. Ma questa gente non può restare impunita.
Ma vanno fermati anche il giudice sportivo, l’arbitro che non ha sospeso la partita, va fermato il principio del “non commentiamo questi striscioni”, vanno fermati i giornalisti che dichiarano in una tv pubblica: “quegli striscioni non sono illegali”, va fermata la convinzione che in Italia si può fare qualsiasi cosa perché tanto non succede mai niente”.