MILANO – “Abbiamo vissuto un periodo difficile e anche se abbiamo fatto due vittorie sono tutti lì pronti al primo passo falso a riprendere quello che di buono non andava”. Filippo Inzaghi analizza il momento del Milan ai microfoni Sky, non esaltandosi troppo per le due recenti vittorie: “Non abbiamo fatto nulla, abbiamo fatto due risultati positivi e sono contento per i miei giocatori. Le vittorie danno morale e fiducia, avevamo 11 finali e le prime due siamo riusciti a vincerle. Domenica con la Samp è un banco di prova importante, dobbiamo mettere in campo questo spirito che c’era anche a Firenze, di comandare il gioco, di essere il Milan. Se giochi bene è più facile vincere”.
“Fare l’allenatore è un mestiere molto difficile ma bello, gratificante e allenare il Milan è qualcosa di speciale. Mi auguro di ripagare i nostri tifosi che hanno sofferto, di regalare loro assieme alla squadra qualche bella partita, qualche gioia. I nostri tifosi ci sono sempre stati vicini, è chiaro che è difficile accettare che il Milan non lotti per lo scudetto. Ci sono annate particolari ma Berlusconi e Galliani hanno a cuore questo club e con loro il Milan tornerà dove tutti noi ci auguriamo”. E molte delle speranze rossonere di tornare in alto sono riposte in Jeremy Menez. “Lui è stato bravo a mettersi a disposizione. Aveva fatto bene da centravanti e ora ha accettato di fare l’attaccante esterno. E’ stato bravo lui e il merito va anche a Berlusconi e Galliani che a giugno hanno investito su di lui nonostante venisse da una stagione difficile. Si è dimostrato un giocatore importante, sta a lui non fermarsi e diventare ancora più decisivo. E ora deve cercare di vincere la classifica cannonieri”.
In precedenza, Adriano Galliani aveva fatto visita alla squadra al centro sportivo di Carnago, intrattenendosi in particolare con il tecnico e Tassotti. Atmosfera più rilassata rispetto agli incontri delle ultime settimane nel corso dei quali regnava la preoccupazione per i risultati deludenti del campo.
SCONTRO DA EUROPA LEAGUE – Le due vittorie di fila con Cagliari e Palermo permettono un approccio più sereno ai problemi della squadra. Il rendimento sta migliorando, anche se l’obiettivo minimo resta ancora lontano. Il gap misura 6 punti, tanta è la distanza dal 6° posto occupato dal Napoli, ultimo disponibile per la qualificazione in Europa League. A 7 lunghezze invece c’è la Sampdoria di Mihajlovic, ospite domenica sera a San Siro in uno scontro che vale molto per il Milan. La formazione di Inzaghi può accorciare le distanze nei confronti di una concorrente diretta sapendo già il risultato di un’altra sfida in zona Europa League, Napoli-Fiorentina in programma domenica alle 15.
A CACCIA DI UNA VITTORIA PESANTE – Al di là delle esigenze di classifica, il Milan dovrà cercare di dimostrare di poter dire la sua in scontri contro avversari che la precedono dopo aver battuto nel corso del 2015 le ultime tre (Parma, Cesena e Cagliari) e il Palermo. Senza dimenticare la suggestione dell’incrocio in panchina con Mihajlovic candidato alla panchina rossonera nella prossima stagione.
SI FERMA IL CERVELLO OLANDESE – Inzaghi deve fronteggiare una piccola emergenza nel reparto dei creativi di centrocampo. Confermata l’assenza di Montolivo, ormai fermo da alcune settimane, rischia di non esserci anche Van Ginkel a causa di un’infiammazione al ginocchio. Una brutta notizia per Inzaghi che aveva iniziato a schierare stabilmente il giovane olandese, titolare nelle ultime tre giornate. E il giocatore di proprietà del Chelsea aveva ripagato dando ordine alla manovra, spalla ideale del connazionale De Jong, più fisico e presente in fase di interdizione. Inzaghi ha provato Poli al posto di Van Ginkel. Sarà il mediano veneto a partire dal primo minuto contro la sua ex squadra nel caso in cui il regista orange non riuscirà a recuperare (le sue condizioni saranno valutate giorno per giorno).
milan ac
- Protagonisti:
- filippo inzaghi
- marco van ginkel