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Gabbiadini tutto assist, Il Napoli ora è suo

Dall’inizio del 2015 il Napoli ha segnato 12 reti in campionato con i suoi attaccanti. Dall’inizio del 2015 Rafa Benitez può contare su una bocca di fuoco in più: Manolo Gabbiadini. Il centravanti non più centravanti che sta facendo molto comodo agli azzurri ma che probabilmente avrebbe fatto le fortune della Roma che ha perso Destro e preso Doumbia.
QUESTIONE DI FEELING Gabbiadini ha una qualità indiscussa: può giocare dietro la punta o da esterno d’attacco, ma alla fine fa sempre gol. Con il Napoli è già a quota 5 tra campionato, coppa Italia ed Europa League. L’ultimo lo ha realizzato proprio all’Olimpico nel match contro la Lazio. Ha appoggiato in porta un pallone «strozzato» da Higuain, il compagno di reparto con il quale fino ad ora ha dimostrato di trovarsi meglio: «Il Pipita è un campione — ha detto ieri Gabbiadini a Kiss Kiss Napoli —, giocare con lui è davvero facile». La scintilla tra i due è scoccata a Trebisonda, complice un grande assist di Manolo per Gonzalo. Quella sera Benitez si è convinto che Gabbiadini è meglio impiegarlo in posizione più centrale, qualche metro dietro rispetto all’argentino. Probabile per questo motivo che domani l’ex doriano venga preferito ad Hamsik nel ruolo di trequartista. Strana la vita perché Gabbiadini sarebbe stato un «nove» perfetto per la Roma ed invece nel Napoli fino ad ora ha giocato ovunque tranne che nella sua posizione preferita. Del resto, pensare di scalzare Higuain è impossibile e anche Zapata si è dimostrato affidabile come bomber di scorta. Di conseguenza, meglio sacrificarsi di più in fase difensiva: su questo aspetto Gabbiadini sta lavorando con Benitez e la cosa non può che far piacere ad Antonio Conte, che ha notato con la Nazionale i progressi di Manolo in fase di non possesso.
CASA E CAMPO Bergamasco taciturno, il Gabbiadini napoletano è tutto campo e casa (pare si stia trasferendo dal centro a Lucrino, dove abitava Cavani). Nel cuore dei tifosi è entrato in fretta a suon di gol. Alle parole preferisce i fatti, ma ha idee chiare in testa: «A questo punto del campionato tutte le partite sono fondamentali e bisogna cercare di vincere a prescindere dall’avversaria che si ha di fronte. Non andiamo a Roma per pareggiare o perdere, ma non dobbiamo caricare questa partita di eccessive pressioni».
OBIETTIVI Il segreto di Gabbiadini è questo: ha affrontato Napoli con la leggerezza dei suoi 23 anni. Gli stessi di Ljajic ma anche di Insigne, che all’Olimpico partirà dalla panchina. Le alternative lì davanti non mancano ed il turnover di Benitez talvolta ha penalizzato Manolo che non ha mai battuto ciglio: «In una squadra come la nostra è impossibile pensare di giocare sempre. Adesso avremo tanti impegni, dovremo farci trovare pronti ad una serie di appuntamenti cruciali. Aprile è il mese più importante dell’anno: vogliamo la Champions e magari arrivare in finale sia in coppa Italia che in Europa League». Grandi obiettivi per chi vuole diventare grande.

La Gazzetta dello Sport

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