BASKET- Dike Napoli, coach Ricchini: “Comincia un altro campionato”
Appuntamento con la storia per la Dike Napoli nella prossima gara contro San Martino di Lupari. Le ragazze in maglia Saces saranno ricordate negli annali per la prima partecipazione ai play off della Dike Napoli: da neopromossa a mina vagante del campionato con l’obbligo di sognare in grande. Coach Ricchini ha chiesto massima attenzione per il rush finale di questa prima fantastica stagione in A1 per la Coconuda: sala video per preparare la gara, sedute defaticanti per eliminare le scorie fisiche della regular season. Si parte con gara 1 in programma sabato 4 con diretta su Sky Sport 3 (canale 203 del pacchetto Sky)e pre-gara a partire dalle 17.45, con il consueto commento di Giancarlo Migliola e Giovanni Lucchesi:la Mapei è pronta!
Coach Roberto Ricchini presenta così i play-off e la prima gara contro San Martino di Lupari:
“Comincia un altro campionato: i play-off. Noi partiamo dal sesto posto e giochiamo contro San Martino che è una squadra esperta, compatta e brillante. Ha raggiunto un risultato che all’inizio nessuno pensava potesse essere alla loro portata e quindi sono tranquilli. Noi arrivati a questo punto ci proviamo ed abbiamo l’obbligo di crederci. E’ fuor di dubbio che loro sono arrivati terzi e che sono stati molto continui durante il campionato e bisogna quindi dare il massimo perché sarà una partita intensa e difficile”
Addetti ai lavori inizio stagione forse si sbagliavano sulle potenzialità di San Martino?
“E’ una squadra con delle buone straniere e delle italiane molto esperte come Gianolla, Favento, Filippi che sono abituate a giocare finali scudetto e sanno come gestire la situazione e come stare in campo. Gianolla ha fatto un campionato straordinario ed è anche grazie a lei che fa girare la squadra molto bene, che loro si trovano lì”.
Con San Martino sono arrivate due sconfitte
“Abbiamo perso due volte con loro, la prima io non c’ero, la seconda abbiamo perso di due punti ma non eravamo al completo noi come non lo erano loro. Siamo formazioni diverse, mature ed è una partita nuova per entrambe”.
Giocare la prima fuori in un palasport molto caloroso quanto potrà incidere?
“Il fattore campo è proprio un fattore perché la squadra in casa ha dalla sua l’ambiente. La squadra casa però ha anche tanta pressione perché soprattutto quando si giocano serie con il due/tre hanno l’obbligo di vincere. Noi siamo arrivati sesti e quindi dobbiamo giocare in trasferta sapendo cosa ci aspetta”.
Sesto posto dopo quindici giorni intensi contro Lucca, Parma e Schio
“I supplementari con Lucca ci hanno condizionato molto: tre supplementari sentiti nelle gambe anche contro Parma. Schio è inarrivabile per chiunque e per noi è stata una settimana durissima. C’è da dire però che abbiamo recuperato in quest’altra settimana e stiamo ritrovando ritmo e siamo fiduciosi per sabato”.
Mary Andrade, ala della Dike Napoli, è alla sua 13esima fase finale play-off negli ultimi quindici campionati giocati in Italia. La giocatrice arancioblue, dall’alto della sua esperienza, presenta così la prima storica gara play-off per la Dike Napoli:
“Le squadre che si sono qualificate play off affrontano un altro campionato. Le squadre durante l’anno hanno l’opportunità di conoscersi meglio. Noi siamo l’esempio lampante di come si possa iniziare male un campionato e proseguirlo risolvendo i problemi: la nostra era un squadra nuova con poche giocatrici che giocavano qui anche l’anno scorso. Il gruppo si è amalgamato durante l’anno ed abbiamo raccolto i frutti con questi play-off”.
Quanto è difficile mentalmente giocare contro l’unica squadra contro la quale non abbiamo conquistato punti?
“San Martino è l’unica che ci ha battuto in casa e fuori e quindi questo dimostra che stiamo incontrando una squadra che è forte ma questo non significa che non possiamo giocarcela. All’andata abbiamo perso male ma avevamo problemi che poi abbiamo risolto. Al ritorno abbiamo giocato fino alla fine perdendo di nulla in casa. Ma i play-off sono tutto un altro campionato. Noi ricordiamo bene soprattutto l’ultima gara persa in casa di due punti e c’è tutta l’intenzione di dimostrare che non siamo inferiori a loro. Dobbiamo fare bene le cose che ci hanno permesso di mantenerci in gara e cambiare quel pizzico che ci è mancato alla fine”.
Quanto può pesare fisicamente giocare tre gare in dieci giorni ?
“E’ importante come si arriva alla fine fisicamente e penso che anche coach Ricchini sia contento perché fisicamente ci siamo, corriamo, difendiamo. Possiamo iniziare le partite in maniera più blanda ma non significa che non siamo pronte fisicamente perché ce la giochiamo sempre fino alla fine. E’ al meglio di tre partite ma se si riesce a concludere in due è meglio. Se fai sempre tre partite ai quarti, tre in semifinale, è peggio. Ogni partita è da considerare dentro fuori e deve essere una finale. La nostra mentalità è giocare ogni gara come se fosse l’ultima e pensare che gara tre è solo una possibilità in più che abbiamo per andare avanti”.
La prima partita sarà con più pressione per San Martino perché gioca in casa?
“Sì, penso di sì perché hanno fatto una grande stagione e stanno dimostrando di essere una squadra molto compatta e regolare. Certo è che ai play-off tutto può cambiare e noi daremo il massimo per portare a casa la vittoria”.
Ufficio Stampa
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