Parma, Lucarelli: “Bene le nuove norme, non vogliamo altri casi del genere”
PARMA – Sarà forse una magra consolazione, ma una vittoria, anche se non sul campo, il Parma l’ha ottenuta. Ieri il Consiglio federale ha infatti approvato le nuove norme sul sistema di assegnazione delle licenze per l’iscrizione ai campionati e i criteri di ammissione per le nuove acquisizioni di pacchetti societari. “C’è grande soddisfazione, grande orgoglio, per essere riusciti a conquistare queste norme che tuteleranno in futuro i calciatori ma anche i tifosi – commenta Alessandro Lucarelli, capitano gialloblù – La nostra era partita come battaglia con le istituzioni e siamo riusciti a farci ascoltare e a migliorare il calcio in generale”.
LUCARELLI: “VOGLIAMO NON ACCADA PIU’ UN ALTRO CASO PARMA” – Certo, c’è stato bisogno del caso Parma per arrivare a un rimedio ma “in Italia purtroppo è possibile, e non solo in ambito sportivo. Siamo specialisti nell’arrivare sempre dopo per sistemare le cose. Noi che abbiamo vissuto tutto questo, siamo stati i primi a non volere che accadesse più”. Ma le nuove norme non cancellano quanto accaduto in questi mesi. “Ne abbiamo viste veramente di tutti i colori – racconta Lucarelli – A livello umano c’è grande amarezza, prima di fidarsi di quelli che consideravi amici e che pensavi che mai ti avrebbero fatto male e invece te l’hanno fatto. Amarezza perché hai sperato prima in Taci e poi nella disperazione sei arrivato a sperare anche in Manenti. Lui con noi tante parole e zero fatti. Ora tutto questo fa parte del passato, vogliamo cancellare tutto quel che è venuto prima del 19 marzo e da questa data in poi dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro”.
“MIA ESPULSIONE? GIUSTA MA CHIEDIAMO RISPETTO” – Lucarelli ne ha anche per Leonardi (“la sua scelta di dare le dimissioni ci ha spiazzato, siamo rimasti soli”) e tornando sull’espulsione di domenica col Torino ammette che “c’è un aspetto emotivo, di stress, che mi porto dietro per situazioni che insieme a qualche mio compagno mi sono caricato sulle spalle a 360 gradi. La mia protesta è stata sbagliata e l’espulsione ci stava, ma va anche detto che ultimamente ci stanno arbitrando con superficialità – attacca – Nell’entrare in campo ho detto al quarto uomo che vogliamo essere rispettati anche se siamo ultimi e invece mi sembra che il Parma non conti più niente. Anche nelle designazioni mi sembra ci sia superficialità perchè ci vengono mandati arbitri che devono farsi esperienza”.
“OBIETTIVO SALVARE IL CLUB PER RIPARTIRE DALLA B” – Adesso la situazione è leggermente migliorata: “Con l’avvento dei curatori c’è qualche certezza in più e andiamo avanti sperando di arrivare a fine campionato trovando un compratore. Giochiamo per rendere appetibile il Parma con le nostre prestazioni ma tutti devono fare la loro parte. Vogliamo salvare il Parma, fino all’ultimo cercheremo di farlo con tutte le nostre possibilità per salvaguardare tanti posti di lavoro e dare a una città come Parma la serie B ripartendo con una società pulita”.Sul fondo canadese prospettato da Tavecchio non si sbilancia (“parto dal presupposto che lui non deve trovare un compratore per il Parma per cui non vedo perché dovrebbe dire una cosa che non è vera”), mentre sul futuro ribadisce di essere pronto a ripartire dalla serie D: “O vado avanti con il Parma o smetto”.
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