Un segnale, una chiamata per diventare davvero juventino. È ciò che attende Simone Zaza, già bianconero nell’estate del 2013 e subito ceduto a metà al Sassuolo. L’estate scorsa il club di Squinzi lo ha riscattato per 7,5 milioni (e poi gli ha allungato il contratto al 2019) ma con «sfondo» bianconero perché la Juve ha tenuto un diritto di prelazione a 15 milioni. Ora, però, per Zaza (8 gol in campionato) entro tre mesi la Juve dovrà decidere. Il giocatore spera che la promessa di un futuro bianconero venga mantenuta. Ma il mercato Juve è in evoluzione: Dybala (in coppia con Vazquez) è un obiettivo dichiarato, Cavani è una pista concreta, Falcao non è fuori dai radar, e sullo sfondo c’è qualche dubbio sulla permanenza di Tevez. In questo gioco di incastri, c’è il nodo Zaza: qualora dovessero arrivare al Sassuolo offerte superiori a 15 milioni la Juve avrebbe il diritto di pareggiare/superare l’offerta, ma non potrebbe bloccare la cessione. E tra le pieghe di un affare non ancora definito nei dettagli, fermo restando che Zaza in Corso Galileo Ferraris riscuote più credito di Berardi, la Roma e il Napoli stanno cercando di inserirsi. Il Napoli a prescindere dal futuro di Benitez e Higuain, si è mosso con decisione per Zaza proponendogli 4 anni a 1.7 milioni più bonus. E il futuro di Zaza potrebbe anche diventare una partita a scacchi.
La Gazzetta dello Sport