IL PERSONAGGIO – Duvan Zapata, il salvatore della Patria
E’ un momentaccio per il Campionato del Napoli, inutile nascondersi dietro Calvarese e il presunto complotto che, a sentire De Laurentiis & Co., sarebbe stato architettato contro un Napoli … penalizzato, è vero, nella gara casalinga contro l’ Atalanta da qualche svista arbitrale, ma incapace di imporsi come si conviene ad una big che incontra una provinciale le cui ambizioni sono totalmente opposte a quelle degli azzurri e i cui valori tecnici nemmeno paragonabili! Inutile cercare alibi … la verità è che al Napoli ultimamente sembra mancare qualcosa, parliamo di una squadra che fino a manco un mese fa puntava al secondo posto e che oggi, in seguito a una serie di prestazioni deludenti causa di risultati negativi ( 5 soli punti nelle ultime 6 partite rappresentano una media da retrocessione) è scivolata al 5° posto. Oltre ai top player, specialmente nel reparto difensivo, capaci di fare la differenza in una squadra dalle dichiarate ambizioni europee, quel che manca ultimamente agli azzurri, soprattutto nelle partite contro le provinciali in cui in tutta onestà non sono necessari né i Beckenbauer né i Messi nè i Cristiano Ronaldo, per uscirne vincenti e convincenti, è la mentalità. Basterebbe poi una buona organizzazione di gioco, una maggiore duttilità dal punto di vista tattico … E gli stimoli giusti, quelle benedette motivazioni che, se sembrano assenti nella maggior parte dei giocatori, non mancano invece ad un certo Duvan Zapata, riserva di Gonzalo Higuain … Ma sempre tenace e risoluto e in più decisivo in parecchie circostanze. Il gigante colombiano, il cui destino a Napoli sembra essere quello di subentrare negli ultimi minuti di gara, a togliere spesso in extremis le castagne dal fuoco, nel match contro i bergamaschi è entrato in campo al 79’ minuto ( in zona Benitez insomma!) col Napoli nervoso e sotto di un gol e ha avuto il merito e la freddezza di raddrizzare, così come fece qualche mese fa a Genova contro la Samp, le sorti di una gara che sembrava ormai compromessa, e salvando, con quel gol di testa all’ 88’ sul bel cross di Marek Hamsik, quanto meno la faccia alla sua squadra … visto che il resto, ambizioni e piazzamenti Champions, almeno per il momento sembrano essere agli azzurri sfuggiti. Tilde Schiavone – Pianetazzurro.it