OBIETTIVO NAPOLI – Azzurri e Benitez sempre più deludenti
Scivola in quinta posizione il deludente Napoli di Benitez, riuscendo solo nel finale ad evitare l’onta della sconfitta, nonostante il secondo tempo giocato quasi interamente in superiorità numerica.
Gli azzurri anche stasera sono apparsi molli, poco determinati ed incapaci di mettere in evidenza la propria superiorità tecnica al cospetto di avversari inferiori.
Nel primo tempo la gara è stata abbastanza equilibrata, con le due squadre schierate a specchio, entrambe con un 4-2-3-1, e l’Atalanta che concedeva qualche spazio ai partenopei, incapaci però di sfruttarli concretamente. Nella prima frazione di gara il Napoli ha cercato di far male agli avversari soprattutto mettendo in moto Gabbiadini tra le linee. La sua posizione ha creato più di un grattacapo alla difesa atalantina, ma la sua intraprendenza e i suoi dialoghi con Higuaìn non hanno portato ai risultati sperati. In verità gli attacchi degli azzurri non sono mai parsi decisivi. L’attacco del Napoli ha dato costantemente la sensazione di poter creare da un momento all’altro la palla gol decisiva. Ma alla fine questa potenzialità non si è mai trasformata in atto, un po’ per l’attenzione posta alla fase passiva dalla difesa nerazzurra, un po’ per la mancanza del guizzo e di cattiveria negli ultimi metri da parte degli azzurri.
Nel secondo tempo l’espulsione di Gomez e la conseguente inferiorità numerica degli uomini di Reja ha paradossalmente nociuto al Napoli, dato che l’Atalanta ha dovuto chiudersi in difesa e gli azzurri sono andati incontro alle solite difficoltà nell’affrontare una retroguardia ben abbottonata. Come spesso succede in questi casi, poi, a peggiorare la situazione sono arrivate le scelte discutibili di Benitez ed il solito errore difensivo, consistente stavolta in un regalo del flebile Henrique per Pinilla, ben contento di accompagnare la palla in rete dopo il crollo (propiziato forse da una leggera spinta dell’ex Cagliari) del brasiliano. Per quanto concerne le decisioni del tecnico spagnolo, ancora una volta non sono riuscite a migliorare la situazione della squadra nonostante la superiorità numerica acquisita, che avrebbe suggerito un maggiore coraggio nelle scelte. I cambi di Mertens per Callejòn e Hamsik per Gabbiadini, non hanno apportato alcuna modifica tattica concreta e di certo non sono andati ad incrementare il peso offensivo della squadra, in un momento in cui sarebbe stato opportuno. L’unica mossa felice -dettata più da una chiara esigenza del momento che da una brillante intuizione- Benitez l’ha fatta quando ha mandato in campo Zapata. L’attaccante colombiano, con il suo gol, è riuscito ad evitare l’umiliazione della sconfitta, ma la delusione per un pareggio comunque inutile rimane intatta. Con la Roma che, nonostante la crisi, è riuscita ad allungare, la Lazio che scappa, la Sampdoria che ci ha superato, e la Fiorentina ad un punto, c’è poco da stare allegri. Forse è arrivato il momento che Benitez e i suoi facciano un serio esame di coscienza. Il passaggio del turno in Europa League non può giustificare questo deprimente percorso in campionato.