Soprattutto alla luce del fatto che la sua prima parentesi italiana non gli ha fatto un’ottima pubblicità. Quindi Napoli è anche un’occasione per dimostrare che anche in Italia può fare bene. Fermo restando che la sua mentalità in Italia certamente non può portare ad obiettivi come lo scudetto. Ma credo che non sia la sola responsabile di questa stagione partenopea. Non dimentichiamoci che il mercato fatto dalla società non ha per nulla coperto i difetti dell’anno scorso. Anzi…
NELLO ODIERNA (Capri Event) – Spero di no, ma il futuro del Napoli passa attraverso la qualificazione in Champion’s!
PAOLO D’AMATO (Capri Event) – L’intendo di Benitez in questo momento è arrivare in fondo alle competizioni con gli obiettivi che si sono prefissati lui e la società. Vincere l’Europa League, vincere la coppa Italia, classificarti nelle prime posizioni europee in campionato che, vincendo l’Europa League, ti darebbero l’accesso diretto alla prossima fase a gironi di Champions. Poi dopo con i quattro rinforzi chiesti a DeLaurentiis, lui decidere di rinnovare per cercare di vincere lo scudetto, in caso di mancato arrivo di questi quattro giocatori fortissimi, lui volerà verso altre destinazioni.
FERRUCCIO FIORITO (Radio Crc) – Un nave senza comandante rischia di perdere la rotta anche se l’equipaggio è attrezzato per navigare in acque agitate. Indipendentemente dalla metafora poco calcistica, ma probabilmente “azzeccata” al caso di specie, credo che il Napoli e Benitez abbiano ancora molto da dirsi, non ritenendo affatto scontato il presunto divorzio. Lasciarsi non è mai facile, ma è ancor più difficile trovare una realtà potenzialmente vincente come quella del Napoli di de Laurentis che ha grandi margini di crescita. Mi aspetto un finale a sorpresa che però ritengo non sia stato ancora scritto nè de Laurentis nè da Benitez.
ANTONELLO PERILLO (RAI) – L’addio quasi certo di Benitez gia’ sta creando contraccolpi negativi alla squadra. E’ dalla scorsa estate, dopo il tonfo di Bilbao, che auspicavo il rinnovo del contratto. Sarebbe stato un segnale forte di ripartenza. E’ vero che i calciatori sono dei professionisti ma un leader vicino all’addio inevitabilmente perde consenso nel gruppo.
FABRIZIO CAPPELLA (RAI) – Personalmente non sarei così categorico sull’addio di Benitez, in ogni caso non credo che questo possa influenzare le prestazioni della squadra. Se pure dovessero già avere la certezza che l’allenatore non sarà più lo stesso, i calciatori hanno tutto l’interesse, sia come gruppo sia individualmente, a dare il massimo fino alla fine. Chi resterà a Napoli vorrà farlo in una squadra competitiva e impegnata su più fronti, chi ritiene che il suo futuro debba essere lontano da qui cercherà di aggiungere comunque un tassello prestigioso al proprio curriculum, non foss’altro che per avere maggiore forza contrattuale al momento di accordarsi con un nuovo club. Quindi credo che le scelte di Benitez, sia che resti sia che vada via, non andranno a incidere sul rendimento del Napoli.
ALFONDO BENEVENTO (Radio KissKiss Italia) – L’addio certo o quantomeno probabile di Rafa non avrà ripercussioni sul rush finale del Napoli. Secondo me il progetto e l’obiettivo principe di Benitez e De Laurentis è vincere l’Europe League. Sarebbe la chiusura perfetta del cerchio, in linea con l’internazionalizzazione del club da sempre pallino fisso di ADL. L’errore da non commettere è pensare di raggiungere il terzo posto con il minimo sfrozo, mentre Lazio, Fiorentina e Samp fanno davvero sul serio.
DARIO SARNATARO (Radio Marte) – Se fosse certo come dite sì… secondo il mio punto di vista e le mie informazioni è “solo” probabile. In ogni caso in un ambiente così caldo e per una squadra in qualche modo legata a lui può senz’altro incidere sul finale di stagione. Pur non avendo alcun dubbio sull’estrema professionalità e sulla voglia di vincere di Benitez. Tocca alla società e agli stessi calciatori gestire al meglio questa situazione.
MAURIZIO NICITA (Gazzetta dello Sport) – Mi pare che purtroppo stia già influendo. Di sicuro in campionato, dove il rendimento nelle ultime trasferte è sconcertante. Si spera almeno di non compromettere le coppe.
GIANLUCA MONTI (Gazzetta dello Sport) – Non credo. I giocatori debbono assumersi le loro responsabilità, a prescindere dal fatto che non si conosca il futuro dell’allenatore – cosa per altro molto grave a poche settimane dalla fine del campionato.
CARMINE MARTINO (Mediaset) – Io non sono convinto che abbia gia’ deciso di lasciare. L’offerta irrinunciabile non e’ ancora arrivata. Non credo che Benitez possa abbandonare una squadra che necessita solo di qualche ritocco per aprire un ciclo vincente. Se non dovesse rinnovare il contratto, le prestazioni comunque non subirebbero cali fino alla fine della stagione.Tutti vogliono alzare coppe e festeggiare!
MIMMO MALFITANO (Gazzetta dello Sport) – Non credo, la squadra sa bene che il progetto tecnico andrà avanti al di là di chi sarà l’allenatore. I giocatori hanno tutto l’interesse di concludere la stagione avendo raggiunto almeno un obbiettivo. Piuttosto mi chiedo perché solo a Napoli debbono accadere robe del genere, che un allenatore non deve dare risposte sul proprio futuro. Mi sa tanto che sta per ripetersi una situazione simile a quella che caraterizzò l’addio di Mazzari.
MICHELE SIBILLA (Tele Akery) – Credo sia il banco di prova più importante per gli azzurri, anche più difficile delle prossime gare di campionato e coppe. Sinceramente non ho motivi né segnali per pensare il contrario, perché uno scarso impegno, mollare la presa solo perchè l’allenatore ha già comunicato a tutti che a fine stagione andrà via, sarebbe la peggiore pubblicità che i calciatori azzurri farebbero a sè stessi, sia se decidano di restare che, in caso contrario, di cambiare aria. Chi comprerebbe un giocatore, anche bravo, ma che soffre questo tipo di depressione?
LUCIO PENGUE (Radio Kiss Kiss Napoli) – Non sono sicuro che Benitez lasci il Napoli. Sicuramente le offerte del presidente De Laurentiis non mancano per farlo restare, ma il tecnico spagnolo non ha ancora deciso. Tutto può ancora succedere, anche se è molto più probabile che vada via. Fatta questa premessa a mio avviso il suo tentennare non influenzerà i risultati sportivi della sua squadra, anche perchè se questo dovesse accadere sarebbe gravissimo.
LIBERATO FERRARA (Cronache di Napoli) – Dipende: se le cose si mettono bene non sarà alcuna influenza. I giocatori sono professionisti, giocano soprattutto per se stessi. Quando la squadra vince nessuno fa caso a certe cose. Ma se ci fossero problemi avere un allenatore in scadenza potrebbe diventare un problema serio, si scatenerebbe la caccia alle streghe ed il tecnico non avrebbe più quella forza che nasce dall’essere al centro di un progetto tecnico. Se le cvose dovesse mettersi al brutto ognuno pensarebbe solo a salvare se stesso.
ANTONELLO GALLO (TCS) – Direi innanzitutto che l’addio sia assai probabile, non ancora certo del tutto. Comunque nell’immaginare un percorso futuro senza l’allenatore iberico credo indubbiamente possa influire abbastanza almeno per qualche calciatore. Ma, come capita spesso in tali circostanze, invece per qualcun altro può significare nuova carica e speranza di restare ed esprimersi finalmente al meglio. Al di là della professionalità dei singoli e del tecnico, ritengo comunque che la situazione di limbo per il futuro non giovi mai all’ambiente.
ROBERTO ESSE () – Credo di no, la squadra ha metabolizzato già in autunno la decisione del tecnico. L’incostanza in campionato è data dai limiti tecnici di alcuni atleti della rosa, primo su tutti Hamsik. Prevedo grandi soddisfazioni prima dell’arrivederci a Rafa.
ANTONIO PETRAZZUOLO (Napoli Magazine) – Non credo, i valori del Napoli sono ben delineati. I calciatori azzurri sono professionisti, a prescindere dalla guida tecnica. Di sicuro bisogna fare chiarezza, ad aprile ne sapremo di più.