IL PERSONAGGIO – Gonzalo Higuain, le stelle non debbono stare a guardare, Rafa!
Non vorremmo, anche se per dovere giornalistico dobbiamo, ribadire certi argomenti abusati in questi giorni, anche perché sottolineare determinati punti, rimarcare i soliti fattori che da mesi… forse da più di un anno evidenziamo, imputando sia alla Società Calcio Napoli, che al tecnico le rispettive mancanze, in questo particolare momento di linciaggio mediatico e non solo, è come sparare sulla Croce Rossa. Ma il problema c’è e va affrontato, o quanto meno discusso, e il disastroso rendimento del Napoli in Campionato, ultimamente soprattutto in trasferta, induce a delle serie riflessioni, intanto strategiche, visto che tutti, ma proprio tutti, stavolta hanno capito che gli obiettivi dell’ internazionale Rafa vanno oltre le “glorie” che un campionatuccio come quello italiano può offrire … e le scelte di Verona hanno scritto a caratteri cubitali gli intenti del coach spagnolo. E’ vero che con tante gare in ballo un certo turnover è d’ obbligo, ma un Gonzalo Higuain di questi tempi, uno che sembra avere l’argento vivo addosso, e in una gara in cui davvero era vietato sbagliare, non lo lasci in panca a guardarsi un avvilente spettacolo, a spappolarsi il fegato e a rimuginare chissacchè … Magari a pensare “Ma che ci faccio qui!!” e a meditare altri palcoscenici, a coltivare altre ambizioni. Un asso di quella portata lì, che vive un momento di forma strepitosa, pilastro e trascinatore, nonché top player assoluto ed uomo squadra come ce ne sono pochi, reduce per di più da una tripletta in Europa League e da prestazioni strabilianti sia in Campionato ma soprattutto nelle gare di Coppa, lo mandi in campo dal primo minuto e casomai lo sostituisci poi! Certo, non è scritto da nessuna parte che la sola presenza in campo del pipita avrebbe garantito la vittoria, anche perché il povero Zapata raramente ha demeritato quando è stato chiamato a sostituire il blasonato collega, ma l’esperienza, la classe e l’autorevolezza dell’argentino avrebbero fatto di certo la differenza, tanto più che l’ attaccante in questione non era per l’ occasione l’ unica stella a dover far da spettatore…persino l’ efficientissimo Manolo Gabbiadini e Josè Callejon hanno dovuto, per volere dello sconsiderato Benitez, assistere da bordo campo all’ angosciante supplizio azzurro. E’ vero, certo, a metà del secondo tempo le stelle sono entrate in campo e, qualcuno dirà, avrebbero potuto anche provarci a raddrizzare il match per far sì che la squadra azzurra riuscisse a tenere il passo di una Lazio che corre come un treno e non ne sbaglia una (E non ha fallito manco l’ occasione offertale dal Napoli per piazzarsi solitaria al terzo posto) …ma il risultato era ormai compromesso, la situazione psicologica era quella che era e il Napoli non c’era mai stato in partita, avendo disputato una delle gare più inconsistenti, insipide e anonime dell’era Benitez. Di certo non è nostra intenzione crocifiggere don Rafè, che stimiamo ed amiamo anzitutto come persona, è giusto anche dire che è sempre difficile fare delle scelte e se egli ha creduto di optare per le soluzioni più giuste avrà avuto i suoi motivi … Speriamo per lui e per noi che il tempo (anche se ormai ne è rimasto poco) gli dia ragione.. ma la delusione è tanta e la cosa che ci rattrista è veder svanire le nostre aspettative e mortificata la nostra fede! Il tecnico, lo si sa ormai, a fine stagione taglierà la corda … quel che gli si chiede è di valutare d’ ora in avanti con maggiore accortezza le sue decisioni! Il mancato raggiungimento di un piazzamento Champions sarebbe, oltre che un fallimento, il miglior pretesto per far scappare i fuoriclasse azzurri, Gonzalo Higuain in testa, il quale ha sempre dichiarato, ed a ragione, che la sua aspirazione è quella di essere protagonista nell’ Europa che conta!
Tilde Schiavone – Pianetazzurro