La scalata di Higuain nel club dei fenomeni. Solo in 5 segnano di più
Nella tripletta di Gonzalo Higuain alla Dinamo Mosca è contenuta anche una brutta notizia. Il Pipita è semplicemente troppo forte per non giocare la Champions League, di conseguenza al Napoli tocca centrare questo traguardo, attraverso il campionato o grazie a un successo in Europa League, per trattenere in azzurro l’argentino.
CHE NUMERI Fortuna, però, che c’è proprio Higuain a trascinare la squadra di Benitez nella rincorsa alla Roma e verso la finale di Varsavia. Obiettivi non facili da raggiungere, ma neppure impossibili se in squadra hai uno da 23 gol in 40 presenze. Numeri alla Cavani, visto che il Matador nell’ultimo anno napoletano arrivò a quota 38. Higuain ha tempo e modo di raggiungerlo. Nella passata stagione l’argentino si fermò a 24 centri ma chiuse l’annata in anticipo per via di un infortunio contro l’Inter ed in prospettiva della finale di Coppa Italia e del Mondiale. Stavolta, invece, sembra più deciso che mai a proseguire nella sua striscia realizzativa. Intanto è arrivato a 47 reti in maglia azzurra: come Andrea Carnevale e a un solo centro da Lavezzi. Nessun calciatore del nostro campionato ha fatto meglio di lui in stagione (Tevez è a quota 21) mentre nei cinque campionati principali in Europa davanti al Pipita ci sono soltanto Messi (41), Ronaldo (41), Lacazette (27), Kane (26) e Neymar (26). Ventitre gol li ha segnati pure Aguero che, guarda caso, è il rivale di Higuain nell’Argentina guidata da Tata Martino.
LEADER A PALERMO Eppure, l’inizio di stagione non era stato affatto positivo. Dopo il gol della speranza nel preliminare con l’Athletic Bilbao, il Pipita si era intristito. L’idea di non ascoltare più la celebre musichetta della Champions e il rischio di un campionato anonimo ne avevano condizionato il rendimento. In campionato era rimasto a secco a lungo, precisamente fino al 26 ottobre 2014 quando al San Paolo stese il Verona con una tripletta. Il suo primo hat-trick stagionale, bissato giovedì sera in casa contro la Dinamo Mosca (a proposito, tre tifosi napoletani sono stati denunciati dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale prima della partita). Così, un girone dopo Higuain si ritrova di nuovo contro la squadra di Mandorlini ma arriva a questa partita in condizioni diverse. E’ tonico ed è diventato il leader del Napoli nella sera della sconfitta di Palermo, quando pare si sia fatto sentire in maniera vivace nello spogliatoio con compagni e allenatore.
FEELING Con Benitez c’è feeling, ma il tecnico dovrà decidere se essere ligio alla legge del turnover o se fare uno strappo alla regola e mandare Higuain in campo a Verona. Zapata dà garanzie ma viste le tante assenze cui Rafa dovrà far fronte, avere in campo il totem sarebbe importante. Koulibaly lamenta una distorsione alla caviglia, Strinic ha un affaticamento muscolare, Gabbiadini è in dubbio e Gargano è indisponibile: non mancheranno i consueti cambi di formazione. Tenere fuori Higuain, però, sarà dura. Potrebbe rifiatare in Russia, visto il risultato dell’andata. Lo avrebbe fatto di certo se il Napoli avesse trovato il quarto gol. Per quello Benitez si è arrabbiato. Higuain va sfruttato ma anche preservato.
La Gazzetta dello Sport