Higuain a segno in ogni modo: tutto il repertorio del vero centravanti
Per elogiarlo si scomodò persino Diego Maradona con una descrizione che, nella sua semplicità, esprime l’essenza del calcio: «Avevo bisogno di uno come lui, è l’attaccante più completo che abbiamo». Parola dell’allora c.t. dell’Argentina, siamo nel 2010. E se lo dice Maradona, c’è qualcuno che possa metterlo in dubbio? Gonzalo Higuain contribuisce di suo a dargli ragione, non solo con la tecnica, ma anche col carattere. Gol a freddo dalla Dinamo, Napoli scioccato. Nessuna paura, ci pensa lui, con tutto il suo repertorio: il pareggio di testa; il 2-1 di destro su rigore; il piccolo capolavoro di tecnica del 3-1, con lo stop di petto e il tiro a volo di sinistro nell’angolo. Come aveva detto Diego? Il più completo. Appunto. Lui comunque va al sodo, alla qualificazione: «Partita difficile, ma l’importante era vincere e il risultato alla fine è buono, con due gol di differenza. A Mosca ci sarà da soffrire molto, ma il Napoli è una buona squadra, ha voglia di andare avanti e può portare a casa la qualificazione».
RECORD La vittoria viene celebrata anche con i record personali. Higuain non aveva mai segnato una tripletta in Europa, al massimo ne aveva fatti due, contro il Marsiglia la scorsa stagione. E con le marcature contro la Dinamo Mosca stabilisce anche il suo nuovo limite di gol europei: 7 (1 in Champions League , 6 in Europa League), contro i 5 della scorsa stagione (4+1). Lui non si accontenta proprio: «Possiamo fare meglio, molto meglio, mi sento bene, sto giocando bene. Ora andiamo a Verona per cercare di vincere». Gol e numeri, ma sono solo la cornice di un quadro che ha ben altri ingredienti: il coraggio, l’altruismo, la forza di non arrendersi mai, roba da far «sciogliere il sangue nelle vene», come le finte di Maradona.
La Gazzetta dello Sport