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Zoff: “Napoli, peccato per l’ennesima occasione sprecata, non capisco l’ esclusione di Gabbiadini”

dino zoff1DINO ZOFF, ex portiere del Napoli e della Nazionale, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Indubbiamente credo che tutto il Napoli abbia giocato una partita grandiosa per 70 minuti, che poteva anche condurre con un risultato molto più rotondo. Il rammarico, purtroppo, è che non è riuscito a sfruttare l’occasione, l’ennesima per avvicinare la Roma. Brava, comunque, anche l’Inter a crederci fino in fondo. Oramai gli assist vengono sprecati a tutti i livelli, non lo fa solo il Napoli, lo ha fatto anche la Juventus. Probabilmente il Napoli è calato molto sotto l’aspetto fisico, certo, quando sei in vantaggio 2-0 qualcosa da rimproverarti c’è. Forse si poteva tamponare meglio a destra, dopo lo spostamento di Santon che ha giocato molto bene nel secondo tempo. Non capisco tutti questi turn over, ma Benitez ha in mano la squadra e non c’è nessuno più di lui che possa decidere, certamente mi aspetterei una maggiore presenza in campo di Gabbiadini. A dir la verità Andujar mi sembra argentino solo di passaporto perché lo considero un portiere molto europeo, forse perché gioca da tempo da noi. Il Napoli con Benitez ha fatto molto bene, nonostante i preliminari di Champions, in fin dei conti la squadra è ancora in gioco su tre fronti, se le cose dovessero cambiare, è chiaro che anche la sua posizione sarebbe messa in discussione. La politica calcistica è gestita dai soliti club e dai soliti dirigenti e quindi non posso rispondere perché non ci sono grandi calciatori del passato al vertice del calcio italiano, che però, non è messo così male come si vuol far credere. Credo che, a parte quei club che da sempre sono al vertice del calcio europeo e mondiale, possiamo ancora dire la nostra. Forse è il modo di giocare che non è considerato troppo spettacolare perché il nostro calcio è il più difficile ed il più condizionato dai risultati. Un’italiana può vincere l’Europa League”.

 

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