Inzaghi a testa alta: “Esonero? Credo in me e vado avanti”
Alla vigilia del match di San Siro contro il Verona, Pippo giura di non essere preoccupato dal rischio di esonero in caso di sconfitta: “Sono convinto delle mie idee e del mio modo di lavorare. Errori? Li farò anche a 60 anni quando allenerò ancora”
La partita con il Verona è fondamentale per il Milan e potrebbe esserlo anche per il futuro di Pippo Inzaghi. Una sconfitta potrebbe costargli la panchina. “Nello spogliatoio non se ne discute di questo argomento e per quanto mi riguarda sono abituato a queste pressioni – ha spiegato l’allenatore rossonero in conferenza stampa -. Quando uno fa il suo lavoro come faccio io, penso che possa girare a testa alta. Non mi interessa quello che si dice, sono molto convinto delle mie idee e del mio modo di lavorare ed è questo quello che mi fa star sereno. Gli errori li fanno tutti, non ci sono allenatori infallibili, probabilmente il tecnico più bravo è quello che sbaglia meno e io cercherò di fare meno errori possibili”.
Troppi infortuni, ma niente alibi – “Abbiamo avuto tanti infortuni traumatici e in quei casi puoi fare molto poco. Penso che ora comunque abbiamo giocatori importanti e possiamo fare bene, quindi non troviamo scuse. Gli infortuni, ne abbiamo avuto sette traumatici, ci hanno messo in difficoltà, ma non deve essere un alibi anche perché abbiamo una rosa all’altezza e possiamo far bene”.
Destro e Cerci – Inzaghi difende Destro e parla anche di Cerci, due dei rinforzi che la società gli ha messo a disposizione a gennaio. “Ho detto a Mattia di stare sereno, ho fatto una ricerca e ho constatato che le palle che tocca nel Milan sono quelle che toccava alla Roma. Sta facendo buone cose, soprattutto a Verona ha fatto una grandissima partita, deve stare sereno. Cerci? Alessio sta bene, si allena bene – assicura il tecnico del Milan -. Da quando è arrivato ha giocato dieci partite, è quasi sempre stato utilizzato. Io sono tranquillo e penso che presto ci darà delle gioie”
Fonte: SkySport