PIANETA CALCIO

Savoia, Scarpa: “Qui fino a 40 anni, sarò come Totti”

L’INTERVISTA. Il capitano dei campani spiega il suo amore per Torre Annunziata: “Sono sceso in D pur di giocarci”. Sul prossimo derby con la Salernitana: “Non abbiamo paura”. Squalificato in passato per uso di cannabis, dice ai giovani: “Vi rovina”

Francesco Scarpa ha un tatuaggio che è difficile non notare. Uno stemma del Savoia sul braccio, giusto per far capire qual è l’unico posto al mondo in cui vuole essere. Ha giocato in 15 squadre prima di arrivare a Torre Annunziata: un giro per l’Italia che alla fine l’ha portato in quella per cui ha sempre tifato. Se da ragazzini molti calciatori sognano di giocare nei club di serie A, Scarpa ha sempre voluto una cosa nella vita: vestire la maglia del Savoia. A 35 anni finalmente ci è riuscito.

Scarpa da dove nasce questa passione per il Savoia?
Ho sempre tifato questa squadra sin da piccolo. Andavo allo stadio a vedere le partite e me ne sono innamorato.

Sei sceso in serie D pur di giocarci
Sì quando sono arrivato il Savoia era in D. Non me ne sono fatto un problema perché dovevo realizzare il mio sogno prima di ritirarmi. Ho dato una mano per il ritorno in Lega Pro e ora lottiamo per la salvezza.

L’età però avanza, prima o poi questo sogno finirà
Certo, però giocherò ancora tanto. Mi sento un ragazzino, chiuderò la carriera a 40 anni. Voglio diventare il Totti del Savoia.

Una sola assenza in campionato, 2189 minuti giocati, sei gol e cannoniere del Savoia. Ti senti il leader di questa squadra?
Sicuramente posso dare una grossa mano in termini di esperienza. Sono il capitano e cerco di guidare i miei compagni in ogni partita. Poi ho un rapporto magico con i tifosi.

Di imminente c’è il derby con la Salernitana. Partite sfavoriti?
I derby sono partite particolari, giocheremo contro una delle squadre più forti del girone. Ce la possiamo fare solo se restiamo uniti e concederemo poco.

A gennaio però stavi per trasferirti proprio a Salerno
Vero, ho ricevuto un’offerta importante dalla Salernitana. Ci ho pensato molto, ma alla fine ho rifiutato perché il mio posto è qui al Savoia. Non ero pronto per lasciare.

Hai seguito anche il caso Lotito-Iodice, cosa ne pensi?
Spero che presto venga fuori tutta la verità. Il calcio è bello perché anche piccole squadre possono raggiungere traguardi ambiziosi.

Il Savoia invece deve salvarsi. Ce la farete?
Siamo concentrati per raggiungere questo obiettivo che per noi vale tanto. Sono convinto che ce la possiamo fare, è la nostra missione. Se ci riusciremo avremo compiuto un mezzo miracolo. 

Però siete in una situazione societaria turbolenta. L’avete affrontata come i calciatori del Parma?
Il nostro caso non è cosi estremo, ma è vero che abbiamo avuto dei problemi. Noi siamo rimasti uniti, nessuno ha mai pensato di lasciare la squadra. Capisco però quelli del Parma. Quando ci sono altre cifre in ballo la scelta non è facile

Parliamo del tuo passato. Sei stato squalificato un anno e mezzo tra il 2002 e il 2004 per aver fatto uso di cannabis. Dove sarebbe potuto arrivare Scarpa senza quell’incidente?
La squalifica ha interrotto la mia carrriera, mi pento di ciò che ho fatto. Sono stato stupido a ricascarci dopo i primi sei mesi di squalifica. Credo che sarei andato lontano perché ho anche giocato a buoni livelli in serie B. Per questo ora dico ai giovani di non farne uso: aiuta solo a rovinarsi.

Secondo te che vincerà il campionato?
Se la giocano Benevento e Salernitana, hanno una marcia in più sulle altre. Il Lecce aveva le possibilità di inserirsi nella lotta, ma ormai è troppo indietro.

Fonte: SkySport

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