Il presidente della società blucerchiata a tutto campo: “Preziosi non l’ho chiamato ma gli ho dedicato una canzone”. Sull’allenatore: “Ci amiamo profondamente”. Su Pogba: “100 milioni? Io je lo tiro…”
canzone. Pronostico? Vinco io e basta, ma se perdo e me lo permettono vorrei andare ugualmente in campo perché questo è sport, questo è calcio”. Ospite negli studi di Sky Sport, a poche ore dal derby di Genova, Maurizio Ferrero gufa l’avversario. All’andata (“ricordo le lacrime di Preziosi, che mi sta simpatico”, volevo cantare ‘in ginocchio da te'”) si imposero i blucerchiati grazie ad una rete di Gabbiadini ed alla fine il presidente Ferrero piombò in campo per festeggiare con i giocatori.
Clima derby – “Siamo gia’ in clima derby, ma non sono agitato”, le parole di Ferrero tra una gag e l’altra con i conduttori. “Il calcio è troppo parlato urlato. Hai perso, vattene a casa e via. Bisogna divertirsi. Lasciamo stare gli arbitri e cerchiamo di portare la gente allo stadio. Cerchiamo di pensare al calcio e basta” il suo appello. Respinte al mittente le ipotesi di una Sampdoria in crisi dopo il ko con il Chievo, Ferrero ha cercato di tranquillizzare i tifosi che non c’è nessuna crisi. “La Samp è fantastica, arriverà dove vorrà. Due punti nelle ultime quattro gare? Meno male, pensate se fossero stati zero punti. La Sampdoria sta benissimo, i ragazzi sono bravi e forti, il mister è motivato, gli piace, li allena bene e con lui ho un rapporto bellissimo, ci amiamo profondamente”.
La ricetta per il derby – “Per questa partita servono testa, gambe e un po’ di fondoschiena. All’andata ho fatto un galoppo verso la curva, al ritorno farò il trotto”, dice sorridendo il numero uno della società blucerchiata. Domani, intanto, vigilia del derby, è il compleanno del tecnico serbo e Ferrero manda gli auguri in diretta (“Tutta la tifoseria italiana fa gli auguri al mio mister”).
Mercato – “A gennaio ho fatto dei regali alla Samp, ho cercato di prospettare un futuro, ho fatto degli acquisti per i quali Mihajlovic era felice. Ho preso Muriel, mi auguro farà altri 2-300 gol”, ha detto scherzando prima di raccontare qualcosa su Eto’o. “Il mio soprannome è mission impossible. L’idea è nata perché abbiamo una squadra con un’età media molto giovane e ci serviva un po’ di esperienza. Se gioca titolare? Decide il mister, credo sarà in campo o dall’inizio o dopo, a me basta che entri quando pare al mister e che faccia due passaggi a Muriel o Eder”.
Bacchettata ai presidenti – Ferrero manda anche una bacchettata ai presidenti per giustificare il suo carattere esuberante anche davanti ai media: “I presidenti hanno tutti la papalina perché fanno i presidenti, ma in realtà bisogna divertirsi”, aggiunte.
Il valore di Pogba – “Cento milioni? Io je..lo tiro, con quei soldi compri 20 Juventus e continui a vincere per tanti anni, oltre a dare a quel ragazzo la libertà di esprimersi in un altro club. Lotito? S’è perso il mosquito. Se c’è un funerale vuole fare il morto, se c’è un matrimonio vuole fare la sposa. Dato che lavora tanto per questo calcio, gli consiglio di lavorare meno e frequentare meno persone poco qualificate. E’ stata una cosa brutta registrare quella telefonata”.
Dopo Mihajlovic – Ferrero, infine, parla a modo suo, del dopo Sinisa. “Dopo Mihajlovic? Se ci sarà un dopo… Vedremo, mi piacciono molto Montella, Di Francesco. Io sono qui non per contare le formiche, voglio vincere, faremo ancora due acquisti e poi la nostra Sampdoria sarà quella. Dopo Ferrero? Il nulla… La grande soddisfazione mia è che sono arrivato e vorrei imitare i miei predecessori Garrone e Mantovani. Sono orgoglioso di essere amato dai tifosi delle altre squadre”.
Fonte: SkySport