È stato il primo a schierarsi dalla parte di Rafael. Luigi Sepe non ha avuto dubbi e ha espresso al portiere brasiliano la sua solidarietà su facebook. «Se giochi nel Napoli vuol dire che sei un fuoriclasse», ha scritto il 23enne di Torre del Greco, cresciuto nel settore giovanile, collega titolare dell’Empoli. «Noi portieri possiamo commettere degli errori che a volte vengono enfatizzati più delle parate. Conosco il valore di Rafael, ci siamo allenati assieme. Posso dire che è molto bravo, forse adesso sta sentendo la pressione della piazza e le critiche. Secondo me Benitez sta facendo bene a schierarlo titolare, così da fargli recuperare fiducia». Ma ieri il tecnico ha avuto un confronto con Rafael dopo la prestazione del Barbera. L’allenatore sta pensando di schierare Andujar che potrebbe avere la sua chance dal primo minuto contro il Trabzonspor. Sepe, ovviamente, farà il tifo davanti alla tv. Il suo cuore è azzurro e nella prossima stagione quasi certamente coronerà il sogno di vestire nuovamente la maglia con la quale è cresciuto. La trattativa per il rinnovo del contratto fino al 2019 è a buon punto. Si tratta soltanto di formalizzare. «Sto aspettando una chiamata – ha spiegato – il mio obiettivo è quello di poter tornare, non l’ho mai nascosto. Attendo un cenno dalla società e poi potrò dimostrare se ho le spalle larghe per giocare nel Napoli. Adesso è inutile fare proclami, preferisco restare concentrato. Il mio compito è quello di lavorare duramente per farmi trovare pronto. Ad Empoli stiamo disputando un buon campionato, Sarri è un ottimo allenatore e ci chiede di giocare sempre anche contro avversari prestigiosi, come è successo contro il Milan. La scuola dei portieri italiani? Secondo me funziona ancora. Pensiamo ai vari Perin, Bardi e Leali».
La Repubblica