Gabbiadini il timido ha conquistato Rafa
La trasformazione è evidente. Il sorriso timido che ostenta nella vita di tutti i giorni lascia il posto, quando è in campo, al ghigno del campione, sfrontato e sicuro del suo talento. I tifosi del Napoli se ne sono accorti presto: Manolo Gabbiadini è diventato subito protagonista. L’attaccante tuttofare fa la differenza. La “par condicio” tattica è una sua peculiarità. Destra, sinistra oppure al centro, il 23enne bergamasco risponde presente all’appello e lascia il segno. Tra i segni particolari ce n’è uno che lo rende speciale: fa gol a grappoli. Il feeling con la porta avversaria è naturale. Sette centri in campionato con la Sampdoria, altri tre (consecutivi) con il Napoli. È già in doppia cifra e ha una media di tutto rispetto: una rete ogni 117 minuti, addirittura meglio di Tevez (uno ogni 120), capocannoniere della serie A. Ma non è ancora finita: secondo i dati Opta (la società leader nella raccolta di statistiche sportive), Gabbiadini ha capitalizzato al meglio le occasioni collezionate in maglia azzurra. Sei conclusioni totali, tre volte ha esultato il portiere con una parata, le restanti tre ha festeggiato lui mostrando così capacità realizzativa e grande precisione. A Palermo è stato il migliore del Napoli con quel tacco volante che per qualche minuto ha riacceso le speranze di una rimonta al Barbera. Missione, ovviamente, incompiuta, ma Gabbiadini ormai è in cima ai consensi di Rafa Benitez, pronto a regalargli anche il debutto in Europa League contro il Trabzonspor, giovedì. Sarà titolare nel terzetto dei trequartisti e potrebbe giocare in tandem con Higuain considerando che Hamsik non è al meglio fisicamente. Solo palestra, infatti, per il capitano, reduce da una contusione alla coscia rimediata a Palermo: stamattina proverà a recuperare quantomeno per la panchina. Gabbiadini, invece, scalpita. Dovrebbe partire al centro nella posizione che maggiormente gradisce. Lui e l’argentino avranno il compito di cancellare il ko con il Palermo ipotecando la qualificazione agli ottavi di finale. Il tandem offensivo è affiatato. Entrambi parlano la stessa lingua. Scambi stretti e una classe cristallina. Gabbiadini, a dire il vero, non ha ancora offerto ai suoi nuovi tifosi il pezzo migliore del suo repertorio, il sinistro che si fa valere sui calci piazzati. A Trebisonda potrebbe essere un’arma preziosa in una trasferta complicata anche dal punto di vista ambientale per il calore dei tifosi turchi (poco più di trecento quelli del Napoli). Benitez è consapevole dei rischi e limiterà le rotazioni. In porta è viva l’ipotesi Andujar, che dovrebbe sostituire Rafael. L’argentino ha la chance per potersi riproporre in campionato contro il Sassuolo, lunedì sera. In difesa rientrano Koulibaly e Ghoulam con Henrique che insidia Maggio, in mediana spazio ad Inler e Gargano (Jorginho si è allenato a parte per una contusione al piede destro ed è a rischio forfait), in attacco nuova chance per Callejon (favorito su De Guzman) e Mertens che ha scontato la squalifica e tornerà a disposizione. Gabbiadini invece è una certezza. Niente proclami, tanti fatti. I grandi, del resto, non hanno bisogno di alzare la voce per farsi vedere.
La Repubblica