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Napoli, la Coppa per voltare subito pagina. Rafael rischia il posto, pronto Andujar

NAPOLI – È stato un brusco e inatteso ritorno sulla terra, dopo la lunga serie di successi con cui il Napoli aveva iniziato il 2015. “Non possiamo vincere sempre”, ha allargato le braccia il brasiliano Jorginho, analizzando con disarmante sincerità la pessima figura di Palermo, provocata innanzitutto da un evidente calo di tensione. Era già capitato più di una volta: gli azzurri sono scesi in campo con la pancia piena e si sono quasi arresi alla maggiore determinazione degli avversari, finendo per accettare la batosta con filosofica rassegnazione. Come se prima o poi dovesse succedere, insomma: con un senso di ingiustificato e presuntuoso appagamento. Ma le grandi non ragionano così ed è per questi oggettivi limiti di natura caratteriale che quella di Benitez resta ancora un’incompiuta, anche se il passo falso in Sicilia non cancella del tutto i brillantissimi risultati degli ultimi due mesi.
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L’errore più grave, ora, sarebbe passare da un eccesso all’altro. Non era un Napoli di fenomeni prima e non può diventare un gruppo di brocchi dopo il ko di Palermo: anche se la notte del Barbera dovrà essere analizzata da Benitez e i giocatori con la massima attenzione. Il problema più evidente è quello del portiere, con il terzo gol di fila regalato agli avversari da Rafael, già protagonista in negativo contro Chievo e Udinese. Stavolta i compagni non sono riusciti a rimediare agli svarioni del numero uno brasiliano, che ha smarrito di nuovo le sue certezze ed è tornato a fare guai come all’inizio della stagione. Finora il tecnico spagnolo lo ha difeso sempre, ma il liscio sul tiro da 40 metri di Lazaar rischia di diventare la classica goccia che fa traboccare il vaso. Ed è dunque probabile che fin dalla trasferta di Europa League contro il Trabzonspor, giovedì sera in Turchia, a difendere la porta azzurra possa essere l’argentino Andujar: già positivo in Coppa Italia.

Ma Benitez sa benissimo che Rafael non è l’unico colpevole. A Palermo sono stati in tanti a sbagliare: da Strinic a Jorginho, da Callejon ad Hamsik e al nervoso Higuain, che s’è fatto ammonire e salterà per squalifica la prossima gara di campionato al San Paolo contro il Sassuolo. Il Napoli è venuto meno di colpo e quasi in blocco: aiutato anche da qualche scelta non azzeccata del suo allenatore. In una partita sulla carta difficile e dai contenuti agonistici prevedibilmente forti, infatti, non ha pagato la decisione di lasciare in panchina i giocatori atleticamente più tonici e combattivi: da Koulibaly a Gargano, da Ghoulam a Gabbiadini, entrato soltanto nella ripresa e in gol per la terza partita di fila. Il turn over non ha pagato, questa volta: ed è una magra consolazione aver risparmiato le forze in vista della trasferta di Coppa in Turchia. Da verificare le condizioni di Hamsik, in dubbio per un infortunio e tra i meno in palla. Voltare subito pagina è un bene, però. Cancellare la malanotte del Barbera, che ha fatto allontanare bruscamente il secondo posto, è a questo punto la vera priorità. ssc napoli

serie A
Protagonisti:
rafael benitez
Fonte: Repubblica

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