GENOVA – Per puntare davvero all’Europa è arrivato il momento di far valere il fattore Marassi. Gian Piero Gasperini, alla vigilia della sfida con il Verona, chiede ai suoi maggiore continuità di rendimento tra le mura amiche per dare una svolta a una stagione già molto positiva: “Sono orgoglioso dell’atteggiamento che la squadra mostra in partita e in allenamento – ammette il tecnico rossoblù che non vuole sentir parlare di derby nè di obiettivi -. Le attenzioni sono rivolte alla gara con il Verona, altri calcoli non ne facciamo. Nel nostro stadio abbiamo sciupato diverse opportunità per fare bottino pieno, siamo stati più bravi in trasferta. Se vogliamo puntare in alto, al Ferraris occorre invertire il trend. Le vittorie interne sono mancate per motivi diversi. A volte, ed è successo anche lunedì con la Lazio in una vittoria che per inciso non fa una grinza, non riusciamo a chiudere i conti quando si presentano le occasioni. Riusciamo a creare i presupposti, ma alla fine realizziamo pochi gol in rapporto alle azioni”.
“PERFEZIONARCI PER COLTIVARE AMBIZIONI” – La vittoria di Roma ha rilanciato la squadra in ottica Europa League. “Il bilancio generale è stra-positivo ed è giusto sottolinearlo – dice Gasperini -. Ma nell’ultimo passaggio dobbiamo perfezionare la precisione delle giocate per essere più prolifici e avere l’ambizione di coltivare prospettive. Tutti – ha proseguito il tecnico rossoblù – possiamo fare qualcosa in più sotto l’aspetto individuale e come apporto globale. In questa fase del campionato le squadre stanno producendo il massimo sforzo. Nessuno si sta cullando sugli allori, anche il Verona avrà mille motivazioni, con il conforto di una classifica che resta buona”.
“NIANG SENTE LA FIDUCIA DELL’AMBIENTE” – Durante il mercato la squadra è stata, se non rivoluzionata, largamente modificata e adesso tocca a Gasperini trovare le soluzioni giuste e far ambientare al più presto i nuovi. Con Niang c’è sicuramente riuscito: “Il campionato entra nel vivo e nessuno ti aspetta. A Niang credo che faccia bene la fiducia ambientale che sente intorno. E’ giovane e qui ha la possibilità di maturare come personalità e sotto il profilo del carattere. Ognuno può e deve mettere le qualità al servizio della squadra e dei reparti. Così si misura l’efficacia e le forze si moltiplicano. La scelta del Genoa di puntare su giovani italiani e stranieri deriva da scelte condivise con la società nella formazione della rosa. Se non c’è questo tipo di intesa è difficile per un allenatore concedere spazio”.
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- Protagonisti:
- gian piero gasperini