Agnolin: “La sudditanza psicologica esiste in ogni ambito. Sorteggio? Fuori luogo parlarne ora”
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Luigi Agnolin, ex arbitro:
“La sudditanza psicologica esiste in tutti i settori della vita ed il settore arbitrale non ne è immune. Di fronte ad un arbitro capace probabilmente la sudditanza non esiste. L’esperienza, l’educazione e l’allenamento aiutano ad essere neutrali in tutte le cose della vita.
Prendo spunto dalle partite di Coppa Italia di qualche giorno fa dove sono state mosse critiche a degli arbitri per il loro comportamento. Qualcuno pensa siano favorite squadre che hanno una storia ed un certo spessore. Io continuo ad insistere nel dire che uno degli elementi che portano ad avere arbitri bravi è l’insegnamento.
Gli arbitri prima erano liberi perché le loro decisioni non mettevano a repentaglio la loro carriera, oggi invece sono professionisti e sulle interpretazioni dei match potrebbero intervenire discorsi economici. In situazioni dubbie se l’arbitro non è molto competente è facile che possa privilegiare determinati club. Ciascuno lavora e cerca di fare del proprio meglio cercando di non perdere la propria posizione.
Sorteggio? Mi piacerebbe che questo discorso venga affrontato a bocce ferme e non nell’arco di un campionato. Trovo fuori luogo parlare di sorteggio in una situazione di disagio.
I tempi del calcio maturano e sono in continua evoluzione. Indipendentemente dal numero delle persone chiamate a decidere sul campo, credo sia difficile vedere tutto. Sono favorevole a dei supporti che aiutino le decisioni arbitrali senza togliere che il lato umano deve restare sempre.
Gli assistenti arbitrali alla luce delle regole di oggi stanno interpretando le partite in modo eccellente. L’errore è naturale che ci sia perché siamo esseri umani. La moviola in questo contesto è utile”.
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