TORINO – La Juve si rimette a correre. Salta con brillantezza anche l’ostacolo Milan e mette ulteriore pressione alla malconcia Roma volando momentaneamente a +10 in vetta alla classifica. Un successo limpidissimo, arrivato alla solita maniera: partenza sprint (17° gol stagionale nella prima mezz’ora) e poi agevole gestione della gara. Tre punti che assumono ancor più rilievo se si pensa che sono arrivati contro un buon Milan che, per almeno un’ora, ha retto dignitosamente e con buona personalità il campo sfiorando anche il 2-2 prima di alzare definitivamente bandiera bianca.
UNA JUVE IN CONDIZIONE – In vista dell’imminente ritorno della Champions, Allegri può davvero sorridere: la squadra è in condizione. Tutti hanno giocato ben al di sopra della sufficienza sfoderando una prova di grande sostanza e concentrazione. E al di là dei marcatori, piace sottolineare l’ottimo lavoro oscuro svolto da Padoin e Marchisio. Il primo non ha affatto rimpiangere un’assenza pur importante come quella di Lichtsteiner, il secondo, utilissimo in fase di copertura, quando si è spinto in avanti ha messo lo zampino sia in occasione del secondo che del terzo gol. Scusate se è poco.
MILAN, SOLITI PROBLEMI DIFENSIVI – Il Milan ha poco da rimproverarsi. In questo momento non può davvero reggere il confronto con i rivali. Ha avuto il merito, almeno, di provare a giocarsi le proprie carte con coraggio mostrando un atteggiamento sempre propositivo. Per sua sfortuna ha evidenziato i soliti problemi difensivi. Ha incassato il primo gol sbagliando la tattica del fuorigioco e il secondo sull’ennesima palla inattiva. La classifica langue e lascia poco spazio ai sogni europei. Ora come ora, Inzaghi farà bene a cercare la giusta amalgama per ripartire con il piede giusto nella prossima stagione.
INZAGHI CONFERMA IL 4-4-2 – Dovendo rinunciare a Lichtsteiner, squalificato, e a Caceres, infortunato, Allegri ha preferito tornare alla difesa a quattro inserendo a destra Padoin. A centrocampo, invece, ha restituito una maglia ai rientranti Marchisio e Vidal mentre in avanti ha preferito Morata a Llorente quale partner del recuperato Tevez. Sul fronte opposto Inzaghi, costretto a rinunciare all’appiedato Destro, ha riproposto il 4-4-2 mettendo Honda al fianco di Menez in attacco ed Essien e Muntari a centrocampo. In difesa, infine, ha fatto esordire i neo-acquisti Paletta e Antonelli confermando a destra Zaccardo.
E’ SUBITO TEVEZ – Il Milan è partito bene, cercando di non far ragionare la Juve con il pressing alto ma proprio l’atteggiamento particolarmente aggressivo è finito per costargli caro: Morata, con un lancio dalla propria metà campo, ha lanciato in contropiede Tevez che, tenuto in gioco da Zaccardo, ha eluso il disperato tentativo di recupero di Paletta e con un preciso sinistro rasoterra ha battuto Diego Lopez in uscita.
ANTONELLI RIALZA I ROSSONERI – Il Milan ha sbandato, ha rischiato su un altro paio di affondi dei bianconeri ma appena è riuscito a riprenders ha pareggiato (28’): su un corner dalla destra di Cerci, Antonelli è saltato più in alto di tutto e con un gran colpo di testa ha infilato il pallone nell’angolo alla destra di Buffon.
IL MILAN S’ADDORMENTA, BONUCCI LO PUNISCE – I rossoneri si sono rilassati e la Juve li ha cinicamente puniti. Muntari si è addormentato al limite e ha costretto Lopez agli straordinari per mettere in angolo un velenoso sinistro dal limite di Marchisio. E proprio sugli sviluppi del nuovo corner è nato il 2-1, realizzato da Bonucci con un bel tocco volante d’esterno destro su torre di Tevez.
PAZZINI ENTRA E SFIORA IL 2-2 – Il Milan è di nuovo piombato nello sconforto e, come se non bastasse, ha perso anche Menez, alle prese con i primi sintomi influenzali. Inzaghi ha gettato nella mischia Pazzini e la voglia dell’ex doriano di mettersi in luce, se non altro, lo ha ricaricato. L’attaccante di scorta rossonero ha tentato di prendersi la squadra sulle spalle in avvio di ripresa ma un suo sinistro da buona posizione ha trovato pronto alla risposta il solito Buffon.
MORATA CHIUDE I CONTI – Passato il pericolo la Juve ha ripreso a macinare gioco e al 65’ ha messo la parola fine all’incontro con Morata, lesto a riprendere un sinistro di Marchisio respinto dal palo. In ginocchio, il Milan si è rassegnato e a nulla sono valsi i tentativi di Inzaghi (Bonaventura per Poli e il 4-2-3-1) di rianimarlo. L’unico neo della splendida serata bianconera è l’inutile giallo incassato da Tevez all’89’. Un ammonizione pesante che costringerà l’argentino a saltare la trasferta di Cesena. Ma è impensabile che questa Juve non possa tranquillamente passare al Manuzzi anche senza il suo giocatore principe.
JUVENTUS-MILAN 3-1 (2-1)
Juventus (4-3-1-2): Buffon 7, Padoin 6.5, Bonucci 7, Chiellini 6.5, Evra 6.5, Marchisio 7 (39′ st Ogbonna sv), Pirlo 6.5, Pogba 6.5, Vidal 6, Tevez 7.5 (46′ st Llorente sv), Morata 7.5. (30 Storari 34 Rubinho 7 Pepe 11 Coman 15 Barzagli 17 De Ceglie 27 Sturaro 37 Pereyra). All.: Allegri.
Milan (4-3-3): Diego Lopez 6.5, Zaccardo 5.5 (33′ st Rami sv), Alex 6, Paletta 6, Antonelli 7, Poli 6 (16′ st Bonaventura 5.5), Essien 5.5, Muntari 5, Cerci 5.5, Honda 6, Menez 5.5 (37′ pt Pazzini 6). (32 Abbiati 66 Gori 8 Suso 14 Albertazzi 19 Bocchetti 21 Van Ginkel 36 Mastalli). All.: Inzaghi.
Arbitro: Damato 7.
Reti: nel pt 14′ Tevez, 28′ Antonelli 31′ Bonucci; nel st 20′ Morata. Angoli: 6-6.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Essien, Padoin eTevez per gioco scorretto.
Spettatori: 40.123, incasso 1.894.744 euro.
Fonte: Repubblica