Lucariello: “Higuain come lo Zonda, il vento che uccide!”
Gianfranco Lucariello, noto giornalista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Come un terremoto, di più: uno tsunami. Un boato di fortissima intensità ha improvvisamente scosso la città in riva al Golfo, l’altra sera. C’è chi ha pensato alla furia del vento che spazza via qualsiasi ostacolo, il vento che uccide: lo Zonda. Sì, il vento argentino che dalle Ande soffia con raffiche spaventose. Lo Zonda l’altra sera si è scagliato sul San Paolo scaricando la sua furia sull’Inter di Mancini in una manciata di secondi, affidando a Gonzalo Pipita Higuain la sua terribile forza distruttiva. Il San Paolo è esploso, l’urlo azzurro ha condito la giocata straordinaria del centrattacco argentino che ha mandato in frantumi i sogni nerazzurri e del suo coach a bordocampo, spediti a gambe all’aria al difuori della Coppa Italia, proprio nel momento in cui pensavano di poter alimentare ancora le loro illusioni. Un’iradiddìo il Pipita, apparentemente distaccato nei momenti finali di una partita destinata ad aprire la pagina dei supplementari. Non è stato così, come sappiamo, ma anche come nessuno poteva più immaginare, nell’ultimo minuto dello scontro tra gli azzurri e la Beneamata, non più tale da un po’ di tempo. Un lampo, una folgore, il Pipita si è avventato giustiziando l’Inter con i suoi potentissimi mezzi. La sua attesa e la sua certezza: Gonzalo non si era rassegnato nel dover proseguire la sfida per accedere alla semifinale, attraverso un’altra mezzora di gioco. Si è ispirato allo Zonda, Higuain, al vento del suo paese che alimenta incendi mostruosi e scatena tempeste di neve. Tutto questo in maglia azzurra, nel ruolo e nella parte del leader, del capo assoluto della squadra: e sarà lui a guidare il Napoli nella conquista della zona Champions, lo ha anticipato di persona l’altra settimana ai suoi compagni: “andiamo a prenderci il secondo posto…”, di forza e prepotenza, proprio come la furia distruttiva dello Zonda, il terribile vento argentino che non dà scampo a nessuno, tanto meno all’Udinese. E con la squadra del cuore in Champions, nessuno ma proprio nessuno ci potrà mai dire del Pipita “Ao’ se nè voluto annà”, è garantito”.