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AMARCORD: NAPOLI-UDINESE Sfida aperta!

Ospiti al San Paolo, stavolta è il turno dell’Udinese: quella con i friulani è sempre una sfida aperta anche se il bilancio tra le due compagini parla napoletano.

Dal definitivo ritorno in A Napoli-Udinese si è giocata sette volte: tre vittorie azzurre, tre pareggi, un successo bianconero.

Udinese violò il San PaoloMaradona_Zico il 17 aprile 2011 (2-1) e le due reti non furono salutate da alcuna esultanza. Esse furono infatti realizzate da un napoletano del futuro e da uno del passato: al 10° Inler insaccò dalla distanza e con quell’apparente indifferenza diede concretezza ad un trasferimento da tempo nell’aria ufficializzatosi dopo una trattativa più complessa del previsto. A marcare il raddoppio sette minuti dopo fu Denis, il Tanque, che tanto ha fatto gioire e disperare i tifosi del Ciuccio. Inutile, in pieno recupero, il gol di Mascara.

Esultò invece Roberto Sosa autore dello 0-1 con cui l’Udinese sbancò il San Paolo il 23 gennaio 2001, anno che vide la seconda retrocessione degli azzurri in B: il Pampa non poteva immaginare che tre anni dopo avrebbe indossato la casacca azzurra. Val la pena anche ricordare il 2-0 di un Udinese-Napoli del 23 marzo 1986 perché entrambe le reti furono siglate dal futuro azzurro Andrea Carnevale, mentre al San Paolo finì 1-1 con reti di Maradona e pari di Galparoli. Partita, questa, in double face per il fuoriclasse argentino: firmerà il vantaggio con una punizione da posizione quasi impossibile (dove “quasi” significa possibile solo per lui) prima di essere espulso per un fallo di reazione.

Il Napoli-Udinese del 6 gennaio 1985 fu cruciale per i colori azzurri; il Napoli, nonostante Maradona, si ritrovò a navigare in acque assai poco sicure anche perché reduce da tre sconfitte consecutive. Nella settimana che precedette la partita ci fu l’ormai famoso ritiro di Vietri sul Mare con la squadra che capì di trovarsi davanti un bivio. E fu scelta la strada giusta dato che quella partita finì 4-3 per una vittoria che più importante non poteva essere. Queste le reti: vantaggio degli ospiti con il brasiliano Edinho su rigore, pareggio di Maradona sempre su rigore, Napoli in vantaggio con Bertoni e 2-2 del futuro azzurro Miano (solo nella stagione 1987-88). Quindi ancora il duo argentino, Maradona su rigore e Bertoni per il 4-2 poi ridotto di una lunghezza da Billia. L’anno del primo scudetto Napoli-Udinese si giocò alla seconda e finì 1-1 per la prima rete in azzurro di Rambo De Napoli vanificata dal pareggio di Ciccio Graziani e, singolare coincidenza, di nuovo alla seconda nel campionato del secondo titolo finale: 3 settembre 1989 Napoli-Udinese 1-0, gol di Renica.

Il Napoli trovò un’altra affermazione nel febbraio 2008 per 3-1 con una doppietta di Lavezzi che sembrava avere un conto aperto dato che fu sua anche una delle reti dello storico 0-5 dell’andata al Friuli. Nel settembre 2009 fu 0-0 e finì 2-2 l’anno prima con il Napoli avanti 2-0 grazie a Lavezzi e Hamsik poi raggiunto dai napoletanissimi Di Natale e Quagliarella. Due anni fa, 7 ottobre 2012, 2-1 per il Napoli con le tre reti siglate nel giro di un quarto d’ora: vantaggio di Hamsik al 30°, pari di Pinzi al 43° e definitivo 2-1 di Pandev al 46°. La scorsa stagione, 7 dicembre 2013, rocambolesco 3-3 che lasciò non poco amaro in bocca. Prima frazione chiusa sul 2-1, doppietta di Pandev, il primo fu un gol di rapina, simile al terzo di Paolo Rossi contro il Brasile nell’82, il secondo una girata in area su un prezioso assist di Higuaìn. Uno sfortunato autogol di Fernandez permise agli ospiti di restare in partita fino del pareggio di Fernandes al 70° con un pallonetto dalla distanza. Due pari e tutto da rifare; due reti simili tra loro, quello di Dzemaili, giunto un minuto dopo il 2-2, che raccolse una respinta del portiere ospite ed il definitivo 3-3 di Basta all’80° anche qui correggendo in rete un non impeccabile disimpegno della retroguardia azzurra.

Antonio Gagliardi

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