GENOVA – Sinisa Mihajlovic non si accontenta e dopo un girone d’andata da 33 punti, vuole iniziare il ritorno con una vittoria contro il Palermo: “Occorre raddoppiare gli sforzi – spiega il tecnico blucerchiato – perché non dobbiamo solo supe gli altri, ma anche noi stessi. Il Palermo è una buona squadra, ma è alla nostra portata. Giochiamo in casa e dobbiamo vincere. Non possiamo rilassarci”. Domani sarà una giornata importante per il popolo doriano, visto che al Ferraris è atteso Samuel Eto’o: “Una festa a Marassi? Quale festa? Eto’o si aggiunge a questa squadra – avverte Mihajlovic -, ma non deve essere una distrazione. E’ un grande calciatore, che ha vinto tutto e che mediaticamente attira molte attenzioni; ma questo non deve distoglierci”. Il camerunense, intanto, è a Roma per sottoporsi alle visite mediche a Villa Stuart. Domani l’attaccante ex Inter, proveniente dall’Everton e sbarcato all’aeroporto di Ciampino su un volo privato, firmerà il contratto che lo legherà alla Samp per due anni e mezzo. Il camerunense si siederà poi in tribuna a Marassi per assistere al match della sua nuova squadra contro il Palermo.
L’arrivo di Eto’o aggiunge qualità a una squadra che sta facendo benissimo e che vuole trasformare i sogni in realtà: “Se siamo terzi – sottolinea il tecnico serbo – il merito è di questi ragazzi, del loro impegno e del loro lavoro quotidiano”. Mihajlovic, però, vede troppo ottimismo ed euforia in giro e spiega che per lui “le preoccupazioni non sono mai troppe, perché comunque siamo ancora in emergenza offensiva. Si parla molto dei nuovi arrivi, ma intanto noi abbiamo un giocatore in meno davanti (Gabbiadini, ndr). Un motivo in più per dire grazie a chi ha stretto i denti”.
“SONO MOLTO LEGATO A OKAKA” – Nell’ultima gara interna, nonostante la vittoria contro l’Empoli, è arrivata qualche critica nei confronti della sua Sampdoria e Mihajlovic non ci sta. “Ci vuole rispetto per questa squadra, se il pubblico viene allo stadio è per sostenerci, non per fischiare o mugugnare. Altrimenti, stia pure a casa”. Dai tifosi ai giornalisti: “Le abbiamo viste tutte – prosegue – e sappiamo che ce la possiamo giocare con ogni squadra. Ultimamente abbiamo sbagliato una gara, con la Lazio, forse un tempo a Cesena, ma poi nient’altro. Dopo la Coppa Italia ho letto delle cose che non mi sono piaciute: pensieri, discorsi che non c’entrano nulla con il calcio. Qui ci sono tanti ragazzi che meritano di giocare per quanto fanno vedere tutti i giorni: sono state critiche ingenerose. Ho fiducia in loro e sono convinto che se contro l’Inter fossimo rimasti in undici ce la saremmo giocata sino all’ultimo”. A dare fastidio a Mihajlovic anche quanto è stato scritto e detto su Okaka: “Non abbiamo nessun problema – risponde il mister -, io sono molto legato a lui. Ieri gli ho persino pagato la cena. Queste situazioni capitano in tutte le squadre, solo che è stata ingantita dal fatto che voi foste fuori. Per Okaka è un momento-no, ma per noi è un giocatore molto importante. Tornerà a essere il solito”. Se Okaka non è al top, Bergessio e Duncan stanno invece attraversando un buon periodo di forma: “Sono contento per loro, anche se non parlo volentieri dei singoli. Più in generale tutto il gruppo sta facendo bene”. Ieri, nel corso della presentazione dei nuovi arrivi, dichiarazione d’amore da parte del presidente Ferrero nei confronti di Mihajlovic: “Non deve ringraziare me – conclude l’allenatore -, ma i miei ragazzi per quello che stanno facendo. Io sono un professionista e come tale provo sempre a fare il massimo”.
Fonte: Repubblica