Il confronto Pippo-Clarence: se la differenza la fa San Siro
Inzaghi e Seedorf. Il primo ha preso il posto dell’altro sulla panchina del Milan alla fine della passata stagione, ma i risultati, per ora, sono dalla parte dell’olandese
La svolta non c’è stata, almeno finora. Stagione nuova, vecchi problemi. In casa Milan è tempo di primi bilanci e i risultati sono tutt’altro che soddisfacenti. Il girone d’andata si è chiuso domenica scorsa e tra le squadre che hanno ben poco da sorride c’è proprio il Milan. I rossoneri, reduci dalla batosta a San Siro contro l’Atalanta, soffrono all’ottavo posto, lontani dalle zone che contano e con ben 20 punti in meno alla Juventus capolista. Una situazione grave, al punto che Silvio Berlusconi l’ha definita “inaccettabile” (dichiarazione poi smentita).
Pippo Inzaghi non è ancora riuscito a imprimere al Milan la spinta che tifosi e dirigenza si aspettavano da lui. La squadra fatica. Le vittorie arrivano a stento. E in più, Montolivo e compagni hanno spesso sofferto contro avversari alla portata come, per esempio, Sassuolo e, appunto, Atalanta.
Solo i gol premiano Pippo – A rendere ancora più scomoda la posizione di Inzaghi c’è il confronto con l’anno passato, quando in panchina sedeva Clarence Seedorf, l’allenatore chiamato in gran fretta per salvare il Milan post-Allegri, ma poi scaricato a fine stagione. A parità di gare giocate, 19, l’olandese ha fatto meglio di Pippo: 35 punti contro i 26 attuali. Molto più equilibrato, invece, il confronto tra gli attacchi e le difese. Il Milan di Seedorf aveva segnato un gol in meno (26) rispetto alla squadra di Inzaghi. È questo l’unico dato in cui SuperPippo è in una posizione migliore rispetto al suo predecessore. Mentre, per quanto riguarda le retroguardie, quella dello scorso anno, in 19 partite, aveva incassato 19 reti, 3 in meno rispetto alle 22 di questa stagione.
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Il fattore San Siro – Guardando le statistiche, un altro elemento che salta all’occhio è lo score casalingo. Il confronto è tutto a favore di Seedorf. L’olandese al Meazza aveva costruito un piccolo fortino, con 22 punti conquistati sui 35 totali di fine stagione. In totale, 7 vittorie e un pareggio. Solo la Juve e il Parma erano riusciti a vincere. Ben diverso il comportamento del Milan di Inzaghi. Pippo a San Siro ha raccolto appena 14 punti, frutto di 2 pari, 4 successi e altrettante sconfitte contro Juve, Palermo, Sassuolo e Atalanta.
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Fonte: SkySport