“Giovinco al Toronto? La gratificazione maggiore è quella di aver creato una prospettiva importante al ragazzo. Ho studiato la realtà internazionale ed ho capito la grande potenzialità, il bacino di utenza ed il progetto. Toronto è una città che parla per metà italiano, è la seconda città con più italiani al mondo dopo New York. Lì gli italiani sono orgogliosi di essere italiani, parlano correttamente e pretendono che si parli questa lingua.
Nella vita bisogna essere sereni e con la mente aperta e il mio compito è cogliere le occasioni e le opportunità. Guardando i fenomeni sportivi, ho provato a concretizzare quello che sembrava buono.
Sono contento per Giovinco che ha avuto il giusto riconoscimento delle sue qualità e sono stupito di non aver ricevuto proposte importanti dall’Italia per un giocatore importante e devo dire che anche il ragazzo è stranito. Il futuro del calcio è il nord America per le risorse, i fan, le strutture e la capacità di fare marketing”.
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