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Milan, Berlusconi chiama Inzaghi. Ma il tecnico non può più sbagliare

MILANO – Come da copione, Berlusconi smentisce ai diretti interessati la sua arrabbiatura esplosa dopo la sconfitta con l’Atalanta. Il presidente del Milan aveva definito “inaccettabili” queste battute d’arresto con squadre provinciali a San Siro, evidenziando la notevole differenza tra il monte ingaggi dei giocatori rossoneri e quello degli avversari capaci di vincere al Meazza da inizio 2015: la formazione di Colantuono e il Sassuolo.

SMENTITA DI RITO – Secondo quanto riferisce Sky Sport 24, l’ex Cavaliere avrebbe telefonato oggi a Inzaghi e Galliani per sostenere che quelle parole non corrispondono al suo pensiero. Era successo anche nei mesi scorsi in occasione di altre critiche a squadra e Inzaghi successive a sconfitte o prestazioni deludenti. D’altronde sono abituali le osservazioni di Berlusconi nei confronti dell’allenatore di turno al Milan quando le cose non vanno bene. E non basteranno queste rettifiche in corso d’opera a restituire il sorriso all’ambiente rossonero, demoralizzato da questo pessimo avvio d’anno. Per invertire la rotta, serviranno due buone prestazioni contro la Lazio, sabato in campionato e martedì in Coppa Italia.

IRONIA SUL WEB – La delusione dei tifosi per i risultati del campo si mischia alle ironie nate dalla decisione di vendere il pullman della squadra, in seguito alla decisione di esternalizzare il servizio cedendo il mezzo e rivolgendosi a una società di trasporti, come fatto da altri club per risparmiare. Sul web è un diluvio di fotomontaggi, vignette e sfottò con i giocatori a piedi che fanno l’autostop. Ovvio che questa reazione nasce soprattutto dalla frustrazione dei sostenitori rossoneri per queste settimane difficili con un punto in tre partite di campionato.

SUSO SI CANDIDA – Non è il clima migliore per accogliere l’ultimo arrivato: il giovane spagnolo Suso che oggi ha sostenuto il suo primo allenamento a Milanello. “Sono contento di essere qui – dice l’ex del Liverpool a Milan Channel – ho parlato con Diego Lopez e altri compagni. Mi trovo bene. Dobbiamo lavorare per rincorrere il 3° posto, dobbiamo lavorare poi vediamo partita dopo partita quello che succede. Quando ero piccolo, il mio idolo del Milan era Kakà. Posso giocare in mezzo al campo, principalmente da interno destro. Ma sono a disposizione del mister, giocherò dove ce ne sarà bisogno. Ho una buona qualità tecnica, soprattutto in fase offensiva. Sono già disponibile per la partita contro la Lazio”.

DUE CASELLE DA RIEMPIRE – Da qui a fine mercato potrebbero arrivare altri rinforzi. Le caselle da riempire sono due. Un terzino sinistro e una prima punta, necessaria se il Milan giocherà più frequentemente con un centravanti. A quel punto sarebbe troppo poco avere il solo Pazzini in rosa. L’obiettivo numero uno resta Destro. Ma non sarà una trattativa facile. Per questo, negli ultimi giorni di gennaio, potrebbero salire le quotazioni di altri attaccanti.

milan ac

serie A
Protagonisti:
Silvio Berlusoni
filippo inzaghi
Fonte: Repubblica
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