Inler fuori dai piani di Benitez, diverse le squadre interessate allo svizzero…
ALTERNATIVA. L’ultimo avvistamento da titolare in una partita vera, a Marassi contro la Samp, il primo dicembre. Poi la sgambata con lo Slovan Bratislava e un tempo supplementare a Doha contro la Juventus. Più il rigore, segnato. Il resto, in panchina. Inler l’opzione ormai alternativa. Lui è l’altro. Quello che t’aspetti, immagini dall’inizio e che però resta lì seduto. Nessun caso. Ma scelte legittime di chi è pagato per farle. Eppure quante chiacchiere al bar, e riflessioni approfondite e voci di mercato: immancabili quando è così. Inler dal centro del campo a quello delle trattative eventualmente da sviluppare. Sospiri e sussurri. Ipotesi e indiscrezioni. E sondaggi, veri. Più di uno, da Turchia e Germania. Il Besiktas s’è informato. E così anche l’Hertha Berlino: s’è mosso, si è interessato ad una situazione ferma eppure in movimento. Senso tattico, piedi buoni e geometrie, Inler il profilo perfetto da Bundesliga. Come lo è (come lo era) per il Napoli fino a che le presenze sono diventate apparizioni.PREZZO – Benitez ne apprezza professionalità, rigore e grande generosità. E non vorrebbe lasciarlo andare. Però qualche approccio c’è stato. E’ il periodo, è il mercato. Sette milioni trattabili il prezzo che potrebbe essere quello giusto per sedersi e discuterne, numeri alla mano. Quelli del contratto in scadenza nel 2016. Del bilancio che ha di fatto già ammortizzato tutto. E del campo, sempre più raramente aggiornati: 1160 totali giocati, ma tutti o quasi ad inizio stagione. Da un mese e più, Inler fa soprattutto panchina. Un leone in gabbia. Chiuso dai compagni, bloccato dalle sbarre di un turn over adesso limitato, stretto da idee diverse e che fanno male. Nessuna maschera allora. Il ruggito silenzioso è di sofferenza. La reazione è perciò garantita. In campo…
Corriere dello Sport