È nato il patto dell’asado Napoli, fame di Champions
Rafa Benitez è un uomo di mondo. Ama la cucina spagnola, ma non disdegna il fish and chips di Liverpool e a Napoli ha imparato quanto sia buona la pizza. Soprattutto, sa bene che a tavola si concludono gli affari migliori e si cementano le amicizie. Così, quando ieri i giocatori azzurri lo hanno invitato a pranzare con loro a base di asado (un arrosto di carne di manzo tipico della cucina sudamericana) si è unito al gruppo e ha capito che il k.o. con la Juventus era alle spalle.
FINE STRATEGA Ecco perché ha voluto postare sul suo sito internet le foto che ritraevano Maggio e Britos impegnati alla brace mentre si davano da fare per i compagni. Il segnale che all’interno dello spogliatoio l’atmosfera è cambiata andava necessariamente trasferito anche all’esterno, specie dopo i musi lunghi di domenica sera quando i giocatori azzurri erano tanto abbattuti quanto arrabbiati. Da fine stratega della comunicazione, Benitez ha lanciato un messaggio (seguito a ruota, logicamente, dal sito del Napoli) a tutte le rivali per il terzo posto, a partire dalla Lazio che domenica ospiterà gli azzurri. Il pranzo di ieri ha un significato molto preciso: il Napoli non solo è un gruppo unito, ma non si è lasciato abbattere dalla sconfitta casalinga con la Juve e non ha permesso che le polemiche successive minassero la serenità dell’ambiente che circonda la squadra. Per questa ragione, alla «braciata» hanno partecipato anche i collaboratori di Benitez, i componenti dello staff medico e i magazzinieri.
TRADIZIONE Dicono gli esperti che uno dei segreti per cucinare bene l’asado sia quello di lasciare cuocere la carne lentamente, anche per ore. Di conseguenza, per i sudamericani si tratta di un vero e proprio rito. È il modo migliore per trascorrere insieme un po’ di tempo, chiacchierando in attesa che il fuoco faccia il suo dovere. A Napoli ormai lo sanno bene. Denis, infatti, era un cultore dell’asado (Lavezzi ne andava ghiotto) e Britos pare non sia da meno. L’uruguaiano, autore del gol del momentaneo pareggio contro la Juve, si è improvvisato chef con ottimi risultati (grazie anche alla collaborazione di Maggio). Un modo per dimenticare la serata di domenica più che per festeggiare la sua prodezza. Però, una bella idea che è stata accolta con entusiasmo da tutti. L’atmosfera era distesa, il giardino dell’albergo che ospita il centro sportivo del Napoli si è rivelato una cornice ideale. Il «giardino» dell’Olimpico, invece, ospiterà domenica alle 12.30 la sfida con la Lazio. A tavola, stavolta, ci saranno tre punti in palio. A proposito, Benitez ha un paio di dubbi a sinistra (Mesto o Strinic, Mertens o De Guzman). A centrocampo, sono in tre per due maglie: Lopez, Gargano e Jorginho mentre Inler è appetito sul mercato: piace, tra le altre, a Parma, Hertha Berlino e Besiktas.
La Gazzetta dello Sport