Decima rete di Icardi e gol dell’ex Palacio: Inter-Genoa 3-1
El Trenza a segno per il secondo match consecutivo. I due argentini portano i nerazzurri a -5 dal terzo posto, mentre Osvaldo sbadiglia in tribuna. Nel tabellino dei mercatori anche i difensori Izzo e Vidic. Perin evita un passivo peggiore per Gasperini
12′ Palacio (I), 39′ Icardi (I), 85′ Izzo (G), 88′ Vidic (I)
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A BREVE LE PAGELLE
L’unico nerazzurro che riesce a sbadigliare a San Siro è Osvaldo. Probabilmente perché nerazzurro, ormai, non si sente più. Un’Inter frizzante e intraprendente strapazza il Genoa 3-1, con la decima rete di Icardi ma soprattutto con il più classico dei gol dell’ex. Palacio non esulta, ma dentro di lui cresce la gioia per uno stato di forma finalmente ritrovato. Tra l’entusiasmo per gli arrivi di Shaqiri e Podolski, tra la lite di Icardi e Osvaldo, ecco spuntare il normalizzatore Rodrigo. Tanto sudore e poco rumore per El Trenza, che trova il suo secondo gol consecutivo e da persona pacata preferisce non esultare contro il Genoa. Sentimento opposto per Icardi, che contro i rossoblu sente ancora aria di derby. Festeggia il suo decimo gol in campionato abbracciando Hernanes, che trova la testa del numero 9 su calcio d’angolo. Successo prezioso per l’Inter, che salta a -5 dal terzo posto e torna a vincere in casa in Serie A (non succedeva dallo scorso 29 ottobre, 1-0 contro la Sampdoria). Quinto risultato utile consecutivo per Mancini tra campionato ed Europa League. Il sogno Champions non è poi così lontano.
Shaqiri in panchina – L’Inter deve reinventare completamente la difesa: Ranocchia e Juan Jesus sono squalificati, debutto per Vidic nella gestione Mancini (non giocava da due mesi) schierato al centro con Andreolli. Campagnaro terzino destro e D’Ambrosio a sinistra. Guarin trova spazio in mediana insieme a Medel, costringendo Kuzmanovic alla panchina. Va in panca anche Shaqiri, che secondo Mancini “non ha ancora molti minuti nelle gambe”. Lo svizzero non viene utilizzato e rimanda al prossimo match il proprio esordio italiano. Esordio da titolare invece per Podolski nel tridente alle spalle di Icardi. Il Genoa conferma la stessa squadra che ha pareggiato in rimonta contro l’Atalanta: unico cambio Izzo per Roncaglia.
Undici contro uno – Se si esclude un’occasione per Antonelli (respinge Handanovic da due passi), nel primo tempo entra in campo una sola squadra. L’Inter torna negli spogliatoi con due reti di vantaggio, il 66% di possesso palla e almeno altre due chiare occasione da gol. L’ultimo baluardo genoano a crollare è il volto senza paura di Mattia Perin. La definizione “estremo difensore” calza a pennello: il super portiere di Gasperini fa gli straordinari (non solo perché è domenica), vola come Benji da un palo all’altro per opporsi alle conclusioni dei nerazzurri. La sua resistenza è quasi eroica e quando si fa male (vedi uscita spericolata su Icardi) si rialza poco dopo. Perin unico a salvarsi nel Genoa, insieme a Lestienne che colpisce la traversa nella ripresa con una fantastica semi rovesciata. Ci prova anche Iago Falque con un sinistro a giro velenoso, ma per impensierire Handanovic ci vuole altro: il portierone sloveno ci arriva con la punta delle dita, ma è il sintomo che il Genoa sta crescendo. Infatti a cinque minuti dalla fine arriva la gioia per Izzo, difensore al primo gol in Serie A, che risolve una mischia in area. Ma l’illusione della rimonta dura poco. Dopo due mesi di assenza, anche Vidic segna la sua prima rete italiana. Mancini è riuscito a rigenerare anche lui e adesso punta con decisione al terzo posto.
Fonte: SkySport