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Benitez: «Bravi nel gestire la partita, dopo Doha abbiamo più fiducia»

Benitez, era il suo Napoli: tanta testa…

«Abbiamo usato il cervello, abbiamo dimostrato – dopo un avvio un po’ difficoltoso – di poter vincere contro chiunque e di non soffrire certe gare. Abbiamo vinto e questo potrebbe bastare: invece a noi piace farlo anche giocando bene».

La classifica si sta spaccando: voi e la Lazio sempre più terzi.

«Ma non ci applichiamo ai numeri, perché qui le situazioni possono cambiare da una settimana all’altra: domenica c’è il derby di Roma e noi aspettiamo la Juventus, potrebbero verificarsi risultati che modificherebbero ulteriormente la situazione».

L’impressione è che la vittoria di Doha abbia cambiato il Napoli.

«Abbiamo più fiducia, senz’altro. Perché abbiamo battuto una grande squadra. E l’autostima in casi del genere cresce. Anche con il Cesena siamo stati bravi nel gestire momenti complicati. Ma complessivamente ed alla distanza poi sono emersi i nostri pregi».

Il vostro orizzonte si ferma al gradino utile per gli spareggi Champions?

«Una serie di risultati potrebbe rivelarsi utile per avvicinarsi… Ma noi lottiamo sempre, senza porci limiti e senza ossessionarci. Questi tre punti hanno il loro peso. Però sappiamo che domenica sera sarà difficilissima, che Doha non farà testo, perché comincia una sfida nuova. E loro hanno intensità, hanno qualità».

Per lo scudetto è impossibile?

«Vedremo dove saremo domenica prossima»

E voi avete ritrovato i gol di Higuain e un Hamsik a livelli rilevanti.

«Sono calciatori importantissimi per noi e lo sono sempre stati, poi ci sono i periodi. Entrambi sono fondamentali per noi».

Il mercato: ci pensa?

«Non è facile intervenire a gennaio. L’anno scorso siamo intervenuti con decisione e stavolta abbiamo preso Strinic e Gabbiadini, che possono darci ciò che ci serve».

La stessa squadra (quasi) di Doha: sembrano scelte definitive.

«Ho voluto che chi ha giocato in Qatar potesse ripetersi, ma ho fiducia in chiunque. A centrocampo, Gargano e David Lopez ci assicurano ritmo e interdizione, però io credo in Inler ed in Jorginho e so che avrò bisogno di loro».

Si sta riproponendo Mertens.

«Che ci ha consentito, nella ripresa, di aver maggior palleggio».

La sensazione è che lei abbia pensato anche alla Juventus.

«Mai. La partita è diventata facile ma non lo è stata immediatamente. E calcoli in Italia, ma in genere, non giova farne».

Corriere dello Sport

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