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Tutti i santi hanno lasciato Callejon ma ora al Napoli servono i suoi gol

I suoi gol potrebbero servire, adesso. In un certo senso, occorrerebbero per determinare un po’ di differenza nei giochi per l’alta classifica. Da poco più di due mesi, José Maria Callejon fa fatica a ritrovarsi sotto rete. L’ultimo gol risale, ormai, al primo novembre, contro la Roma. Da allora sono trascorsi 66 giorni e dell’attaccante spagnolo si sono perse le tracce. Perché la continuità gli è venuta meno anche nel rendimento, nonostante gli sforzi non riesce a garantire equilibrio al suo gioco. In pratica, non gli basta la buona volontà per emergere. Se per 14 mesi (da agosto 2013 allo scorso ottobre) è stato il cannoniere più prolifico del Napoli (28 reti in 68 partite), dal primo novembre non riesce più a ritrovarsi. E le sue prodezze mancano, pesano sull’economia dei risultati.
INVERTIRE TENDENZA Negli ultimi tempi, il progetto del club è stato sostenuto dalle reti di Gonzalo Higuain. La doppietta e il rigore trasformato nella finale della Supercoppa italiana, hanno consentito al Napoli di aggiudicarsi il trofeo, il secondo nel 2014, dopo la coppa Italia. Ma il grosso bisognerà farlo in campionato, dove è necessario entrare nei primi tre posti per accedere alla prossima Champions League. Al momento, il collettivo di Rafa Benitez dovrà difendere il terzo posto dalle altre contendenti e per l’impegno di questa sera, contro il Cesena, è necessario capitalizzare al massimo la differenza tecnica esistente tra le due squadre. Insomma, l’allenatore spagnolo attende una risposta decisa da parte dei suoi uomini migliori per scacciare l’incubo delle provinciali, delle squadre di bassa classifica contro le quali il suo Napoli non ha mai convinto.
CARICA SUPERCOPPA E’ innegabile che il trofeo conquistato a Doha, prima di Natale, abbia generatoBenitezCoppaSanPaolo tanto entusiasmo nell’ambiente napoletano. La squadra è consapevole della propria forza, così come José Maria Callejon è certo che la sua astinenza sta per finire. Avrebbe potuto interrompere la serie negativa proprio in Supercoppa, ma l’errore dal dischetto l’ha gelato: sarebbe potuto costare caro a lui e al Napoli senza le prodezze di Rafael. Nell’insieme, dunque, stasera contro il Cesena conteranno soltanto i tre punti che darebbero la possibilità alla squadra di preparare con maggiore serenità la sfida con la Juve di domenica. «Vincere aiuta a vincere. Siamo a un punto importante della stagione, vogliamo fare bene nella seconda parte di campionato. Dobbiamo guardare sempre e solo alla prossima gara e quindi ora pensiamo soltanto al Cesena senza ritornare alla sfida di Supercoppa o pensare a quella con la Juve che verrà. Domani (oggi) dobbiamo dimostrare a noi stessi che possiamo dare il cento per cento anche con squadre meno blasonate della Juve. Sono queste le partite che dobbiamo e possiamo vincere. Vogliamo dare un segnale di maturità», ha spiegato Rafa Benitez prima della partenza per Cesena aggiungendo, poi, che per quanto riguarda il suo futuro, ne parlerà con De Laurentiis tra duetre mesi, cioè a fine stagione.
DI CARLO CI CREDE Si riparte, dunque, dopo la pausa natalizia. La notte della Supercoppa resta l’ultima immagine del delirio napoletano. Emozioni forti, frammenti di una gioia unica. Ma potrebbero non bastare se il Napoli fallisse l’obbiettivo Champions. De Laurentiis e Benitez hanno provveduto a riequilibrare l’organico, con gli ingaggi di Gabbiadini e Strinic, proprio per evitare brutte sorprese. E’ necessario, tuttavia, ripartire con una vittoria. Ma bisognerà fare i conti con le motivazioni del Cesena. Mimmo Di Carlo, ha lanciato un messaggio chiaro: «Siamo molto motivati, il Napoli si può battere». Benitez sarà stato informato.

La Gazzetta dello Sport

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