FIRENZE – Montella parla come giocava. Pochi fronzoli, parecchia sostanza. Dritto al punto, come quando mirava la porta. “Mi hanno messo in una situazione molto difficile, inutile girarci attorno. L’annuncio del mancato rinnovo di Neto è arrivato troppo presto”. Chiaro, no? Vincenzino è arrabbiatissimo, e non fa niente per nasconderlo. Lo sguardo è (comunque) sereno, ma le parole sono tritolo. “A livello umano c’è grande amarezza – prosegue – ma questo è il calcio e situazioni del genere ci saranno sempre. E’ inutile aspettarsi riconoscenza, perché non esiste”.
La domanda delle domande è: che fare adesso? Continuare a puntare su Neto o mandarlo in panchina? “La società – esordisce il tecnico viola – non mi ha mai imposto nulla ma è chiaro che in questo caso sono io per primo ad avere dei dubbi. Ho paura che Neto perda serenità, soprattutto quando giocheremo in casa perché i tifosi lo contesteranno pesantemente, e sopportare un clima del genere non è semplice. Per nessuno”. Spazio a Tatarusanu, quindi? “Vediamo, ho le idee abbastanza chiare, ma chiunque giochi domani non sarà una scelta definitiva”. Come dire. Ogni partita avrà una storia a se.
Certo che, a Parma, la Fiorentina va con lo stato d’animo turbato. Quasi triste. “Sarei ipocrita a dire il contrario – ammette Montella – perché uno scossone così, pubblico, non può lasciare indifferenti”. Il modo migliore per reagire, comunque, è uno soltanto. Forse due. Vincere a Parma, e intervenire sul mercato. “Credo che sia opportuno prendere un altro portiere”, spiega l’aeroplanino, che su Diamanti (obiettivo più che concreto) non ha dubbi. “Ha le caratteristiche ideali per giocare con Gomez”. Più esplicito di così….
serie A
- Protagonisti:
- vincenzo montella
