Mancini aspetta Podolski: “All’Inter i tedeschi fanno sempre bene”
MILANO – Probabilmente si aspettava qualcosa di meglio, ma Roberto Mancini non è uno che si abbatte facilmente. Così per far tornare grande la sua Inter, il tecnico jesino ha fatto un nome specifico al presidente Thohir e l’affare potrebbe andare in porto senza particolari intoppi. Il nome ovviamente è quello presente su tutte le pagine dei giornali sportivi italiani e inglesi, quello di Lukas Podolski, e lo stesso Mancini, che fin qui si era mostrato prudente, questa volta si lancia in parole d’elogio per il tedesco. “Se andiamo indietro nella storia i tedeschi nell’Inter hanno fatto benissimo – ha spiegato -. Se arrivasse sarebbe un buon biglietto da visita. Come giocatore lo conosco, sa fare piu’ ruoli, calcia benissimo, e’ campione del mondo. Viene da Bayern e Arsenal, ha grande esperienza e qualita’”.
WENGER: ‘OFFERTA SERIA’ – Ieri il manager dei “Gunners”, Arsene Wenger, ha ammesso la trattativa con i nerazzurri definendo “seria” la seconda offerta arrivata dal club italiano. Podolski, attaccante campione del mondo con la nazionale tedesca, gioca nell’Arsenal dal 2012, ma in questa stagione ha trovato poco spazio negli schemi di Wenger.
MANCINI: “CON LA JUVE PUO’ SUCCEDERE DI TUTTO” – Mancini ha parlato anche del derby d’Italia in programma alla ripresa del campionato: “La Juve è prima e ha vinto gli ultimi scudetti, parte avvantaggiata, ma può sempre succedere di tutto”. Poi il tecnico nerazzurro è tornato sugli obiettivi stagionali: “E’ un momento un po’ così, ma mancano cinque mesi, tutto può accadere nel calcio, molto dipende da noi. Perdere non fa molto piacere, ma quando si ricomincia un pò di sofferenza deve esserci”.
“NON ERA MIA INTENZIONE TORNARE IN ITALIA…” – La sua Inter è in fase di ricostruzione e non è paragonabile a quella allenata dal 2004 al 2008. “Quando è arrivata la telefonata, ci ho pensato un po’… Poi l’Inter, per la quale ho un grande affetto, ha continuato a chiamare… Era difficile dire di no… Di solito non si torna mai dove si è fatto qualcosa di buono, perché c’è il rischio di fare peggio. Non era mia intenzione tornare in Italia, c’erano altre situazioni che non sono andate avanti. In realtà, questa è una sfida bella e difficile: ci provo, sono ancora giovane…”, dice il tecnico. Ora, il club nerazzurro deve fare i conti con un nuovo contesto economico: “Le squadre che spendono sono rimaste poche, sono quelle che incassano tanto. Non vorrei che fosse come l’Europa, a forza di non spendere si va sempre in recessione”. L’attenzione al bilancio può offrire spazio ai talenti provenienti dal settore giovanile? “Se i giovani hanno qualità e merito, avranno spazio. Bonazzoli, in particolare, ha qualità enormi. A volte bisogna saper aspettare, perché i giovani possono sbagliare e commettere errori”. In un’annata complessa, bisogna stringere i denti. “Mancano ancora 5 mesi alla fine della stagione: quando si ricomincia a costruire qualcosa, un pò di sofferenza deve esserci. Il buon proposito è quello che ho sempre avuto: mettere il massimo impegno nel nostro lavoro. Crederci sempre”.
KUZMANOVIC: “JUVE ARRIVA AL MOMENTO GIUSTO” – Anche Zdravko Kuzmanovic è proiettato alla sfida del 6 gennaio con la capolista. “La partita contro la Juventus arriva al momento giusto – ha ammesso -. Ci stiamo allenando bene e con intensita’”. Successivamente, parlando del suo stato di forma, ha spiegato: “Adesso sto meglio fisicamente e posso dare di piu’ per la squadra”.
serie A
- Protagonisti:
- Roberto Mancini
- lukas podolski