Le priorità erano quelle di tamponare le assenze momentanee di Insigne (infortunato) e Ghoulam (impegnato in Coppa d’Africa) ed il Napoli ha brillato per tempismo: ingaggiati Manolo Gabbiadini, attaccante già in orbita della Nazionale di Conte, ed Ivan Strinic, croato, anch’egli nazionale, giunto in scadenza di contratto con il Dnipro. Ora Bigon ed i suoi collaboratori hanno mandato di valutare qualche altra opportunità che potrebbe venire fuori alla riapertura ufficiale del calciomercato. De Laurentiis, prima di trasferirsi all’estero per trascorre il Capodanno con la famiglia, ha lasciato la porta aperta ad un altro eventuale acquisto. La volontà c’è tutta. Resta solo da verificare se talune operazioni sarà possibile effettuarle già da ora, oppure bisognerà rinviare a giugno. O anche se dovesse pervenire nel frattempo una richiesta interessante per un paio di elementi vicino alla scadenza.
LE MOSSE. Il Napoli insegue un esterno difensivo basso di piede destro, magari giovane, da sistemare al posto di Maggio in ottica futura. Non è un mistero che piaccia Matteo Darmian del Torino. Ma al momento, l’operazione si presenta complessa per diverse ragioni, non solo per la valutazione data al venticinquenne di Legnano approdato fino alla Nazionale maggiore, anche per una delle contropartite gradite al Toro. E cioè Duvan Zapata, oltre alla metà di El Kaddouri. Benitez ha posto il veto sulla cessione del colombiano e quindi per ora non se ne parla. Ma Bigon non molla la presa sull’allievo di Ventura. C’è tempo fino al 31 gennaio. S’è affacciata nelle ultime ore, l’ipotesi di un ritorno in Italia di Giulio Donati, attualmente al Bayer Leverkusen. Il Napoli ci aveva provato anche in estate, poi non se ne fece più nulla.
IL CENTROCAMPO. Ma i riflettori non sono puntati solo in difesa dove è già approdato Strinic a sinistra, anche a centrocampo nel caso Inler dovesse essere tentato da una ghiotta offerta dall’estero. A quel punto, due sono i nomi che fanno gola a Bigon e Benitez: il primo è Ignacio Camacho, classe 1990, attualmente al Malaga ma già dell’Atletico Madrid, e fresco esordiente in nazionale; l’altro è Mario Suarez, classe 1987, dell’Atletico Madrid, più navigato ma anche più corteggiato. Entrambi agiscono nella zona nevralgica del campo e possiedono qualità ed agonismo.
Corriere dello Sport