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Juventus, Buffon: ”Non siamo Conte-dipendenti”. Allegri: ”Chiudiamo al meglio”

DOHA – La Supercoppa è infiocchettata con nastri tricolori, Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon le dedicano degli sguardi di sfuggita, forse non si rendono conto (o forse sì, perfettamente) che potrebbe essere la prima coppa juventina senza Conte, la conferma che il mondo (bianconero) può andare avanti anche senza l’allenatore che tutto muoveva, o tutto credeva di muovere. L’allenatore attuale ha un palmares ancora esiguo, fermo allo scudetto e alla Supercoppa vinti con il Milan: “Rispetto a Benitez ho vinto poco, sarà uno stimolo affrontare uno che ha vinto la Champions League. E’ l’ultima partita dell’anno, il terzo obiettivo stagionale dopo la testa della classifica e gli ottavi di Champions League. Non possiamo sbagliare, siamo tornati alla vittoria a Cagliari e cercheremo di chiudere al meglio”. Intanto in campionato la Juve è tornata a +3 sulla Roma: ”Ci eravamo garantiti il primo posto alla fine dell’anno già con la vittoria sul Cagliari e i tre punti di vantaggio non sono nulla, perché il cammino è ancora lungo e dovremo raccogliere un sacco di punti perché la Roma ci farà pressione. C’è ancora molto da giocare in campionato, incluso lo scontro diretto dello Stadio Olimpico”.
Ha voglia di avvicinarsi al top, ma nella Juve ci sono altri desideri, e stimoli sottili. E’ qui, infatti, che i bianconeri possono, e vogliono, recidere definitivamente il cordone ombelicale con Conte, come dice senza mezzi termini Buffon: “Dopo quello che è successo il 15 luglio, quando mister Conte si dimise, ero curioso di vedere il peso specifico e la serietà del nostro spogliatoio. Ero curioso di sapere se avremmo dimostrato di non avere per forza certi tipi di dipendenze”.

Chiarendo il concetto, Buffon voleva capire se i tre anni di successi fossero dipesi soltanto dallo charme dell’allenatore, e ha scoperto che non era così. “Dimostrare questo è stato uno stimolo importante per giocatori già navigati, come molti di noi. La realtà è che senza il lavoro della società e il senso di responsabilità dei giocatori certi risultati sarebbe stato difficile reiterarli nel tempo”. Dunque, i meriti dell’indimenticabile triennio contiano vanno perlomeno divisi in tre tra il club e la squadra, in attesa di capire se i successi continueranno: finora i risultati indicano di sì, ma domani avremo una  prima verifica. Buffon giudica il Napoli “nella top ten europea quando si tratta di giocare una partita, secca, quindi lo rispettiamo e lo temiamo anche”. Allegri riserverà all’evento tutte le attenzioni del caso e metterà la formazione migliore, con gli undici più bravi compreso l’esausto Tevez: “E’ stato straordinario nelle prime sei o sette partite, poi ha avuto qualche fastidio al ginocchio. È un giocatore caratteriale che ha bisogno di staccare. Gli serve riposo, ma non lo avrà domani”.

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supercoppa italiana 2014
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Fonte: Repubblica

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